Non sbalorditiva coincidenza

La patrimoniale “rossa” serve al Forum di Davos

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Fratoianni e  BlackRock uniti nel Gran Reset

“Sulla proprietà  privata Bergoglio non  ha fatto che ripetere la dottrina sociale della Chiesa:  non è un diritto assoluto”, si è affrettato a scrivere un più che    ingenuo catto-tradizionalista.   Ma chi dice cosa,  qui è cruciale: un  conto è se la  dottrina sociale viene riconfermata da Giovanni Paolo II, un’altra se colui che – con tempismo eccezionale e letteralmente   –   allinea il Vaticano ai dettami del World Economic Forum: nel cui programma  è contemplato il sequestro di tutte  le proprietà immobiliari e mobiliari (dall’appartamento all’auto e fino al frigorifero) sostituiti da un sistema totalitario di affitti e noleggi. L’ingenuo difensore di “Francesco” non ha letto ciò che ha esplicitamente   detto il World Economic Forum

Entro Il 2030 Non Possederemo Nulla E Ne Saremo Felici

Ed è  cruciale ascoltare come “Francesco” ha  espresso l’idea: “Nuova giustizia sociale partendo dal presupposto che la tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto e intoccabile il diritto di proprietà privata –  ricostruire meglio

“Ricostruire meglio”, build back better approfittando della “opportunità”  offerta dalla pandemia e della sua gestione devastatrice dell’economia,  è  lo slogan di Biden –    uno slogan che evoca  direttamente il Grand Reset del Forum di Davos. Non a caso anche Beppe Grillo  si è accodato mentre scrivo questo pezzo: “Patrimoniale!”. Bisogna solo notare  che El Papa è arrivato prima del comico…

Non ci dev’essere dubbio sull’interesse dei miliardari del Grand Reset.  Proprio in una tavola rotonda del World Economic Forum tenutasi il 17 novembre  – dove la  Von der Leyen si è dichiarata   entusiasta del grand reset, della quarta rivoluzione i industriale  di cui lei impone specificamente agli europei   l’agenda “verde”   –  ha parlato anche  l’ex vicepresidente degli USA John Kerry,   che sarà nel team di Biden se costui va alla Casa Bianca come “plenipotenziario per il clima”. Ed ecco cosa ha detto: “Ho seguito l’iniziativa davvero notevole del Gret Reset …. Tutto questo richiederà un cambiamento di sistema ed è per questo che abbiamo il Green Deal europeo… stiamo [ri]pensando a come abitiamo, lavoriamo, mangiamo e viaggiamo. Quindi, signore e signori, il bisogno di corporazioni globali e questa accelerazione del cambiamento saranno entrambi i  piloti  del Grande Reset”.

La Von der Leyen ha risposto a Kerry giuliva: “Io credo che il banco di prova per questo approccio possa essere il vaccino.  Abbiamo bisogno di resilienza per prepararci  alla prossima pandemia o shock esterno che potrebbero arrivare in qualsiasi momento. Penso che sia il momento di resettare e per questo potete contare sull’Europa.”

Quando Kerry dice: “stiamo pensando a come abitiamo, lavoriamo, mangiamo e viaggiamo”, cosa credete che significhi? Grazie alla  “opportunità” offerta dai lockdown,  ci fanno “lavorare”  per lo più da casa – cosa che loro chiamano “smart working” e gli fa risparmiare, a loro, lo spazio da uffici;  sostanzialmente abbiamo cessato di “viaggiare”in aereo ,  treno o auto,  essendo il turismo di massa ritenuto non sostenibile dunque stroncato per sempre,   e gli incontri d’affari fattibili  per  teleconferenza. Quanto “ripensiamo come mangiamo”,  ci sono precisi programmi  per penalizzare il consumo di carne e gli allevamenti (“effetto-serra”!)  e sostituirla con polvere di insetti, molto proteici.  Non occorre immaginare, né elaborare una teoria del complotto: basta andare sul sito del Forum e si trova

Perché presto potremmo mangiare insetti”

:con  tanto di tabella

Didascalia: “Gli insetti  producono molto meno gas serra  a libbra  rispetto agli animali da reddito”.

E allora a cosa credete che alluda Kerry quando dice: “stiamo ripensando al modo in cui viviamo”, ossia abitiamo?

Anche qui non  occorre immaginare nulla. Basta andare sul blog del  World Economic Forum e si trova  l’articolo dal titolo:

Il futuro del settore immobiliare: guida alla transizione del settore

Dove si spiega che il crollo del valore immobiliare di negozi di “vendita al dettaglio, settore alberghiero  ed uffici”   prodotto dalla gestione  pandemia presenta “una opportunità unica per ricostruire meglio (build back better) e  accelerare il cambiamento che era già in atto”.  E come?  Il Forum parla della  necessità di rilanciare i “real estate portfolio”,   ossia le collezioni di proprietà immobiliari per speculazione in mano ai gestori finanziari da far aumentare di valore –   come anche “il ripensare  l’uso di alcuni asset su base permanente”. Quest’ultima allusione riguarda le prime o seconde case di proprietà  della piccola borghesia o della classe operaia:  oltre   il 70% degli italiani abita in case di cui è proprietario,e il 67% degli americani. E’ un immobilizzo  improduttivo di capitale che, nella teoria liberista totalitaria, nella visione dei miliardari, va assolutamente “liberato”, reso liquido  –  ossia  disponibile alla speculazione e ai portfolios della finanza globale.

Come?  Costringendo i proprietari a cedere l’abitazione, e mandandoli in affitto “condiviso”,  cosa che loro chiamano co-housing: termine che in italiano significa coabitazione”.Coabitazione sovietica.

E’ esattamente per questo che Fratojanni &   Orfini  – in  non sbalorditiva coincidenza di intenti  e sincronia temporale  col  World Economic Forum  e  il massimo fondo speculativo  BlackRock –   hanno introdotto il tema della  tassa patrimoniale.

La proposta di patrimoniale, in un primo momento ritirata, è stata reimmessa nella manovra  fiscale.  Non  ho alcun  dubbio che questo governo, con i grillini schiavi ideologici della “sinistra” più estrema, lo faranno diventare legge.  L’appoggio di Beppe Grillo lo fa’ capire. I due, Fratoianni e Orfini, dicono che non hanno proposto nulla di feroce; colpirà “i grandi patrimoni di almeno 500 mila euro”.

[In realtà, la proposta prevede ” per chi ha base imponibile superiore a un miliardo l’aliquota  del 3%. Si prevede anche che chi abbia “immobili, investimenti ovvero altre attività di natura finanziaria, suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia” abbia l’obbligo di dichiararli pena “una sanzione amministrativa pecuniaria che va dal 3 per cento al 15 per cento dell’importo non dichiarato”].

Ora, pensiamo a  una famiglia  di coltivatori che ha trasformato la casa colonica in un  agriturismo:  facilmente  il suo patrimonio immobiliare supera – ai valori pre-covid –  il milione o due di euro, grazie alle migliorie fatte per l’ospitalità moderna (stanze con bagno, piscina eccetera). Migliorie per completare le quali la famiglia  si è indebitata, confidando di poter ripagare il debito con l’arrivo di turisti nella stagione.

Turisti che non arriveranno più. Non ci si facciano illusioni su questo.

Ora, su questa famiglia si abbatte la patrimoniale Fratoianni-Orfini:  ed  essa non ha la liquidità per pagarla. Non ne ha nemmeno per mangiare,  ma per Fratoianni è “un grande patrimonio”, quindi nessuna pietà, l’odio di classe si esercita qui senza scrupoli  né clemenza.  Che fare? Ecco la soluzione:   si fa avanti un  fondo d’investimenti globale che (senza possedere un solo mattone!) gestisce “portfolios immobiliari” –  ed offre di rilevare la proprietà agriturismo, campi agricoli prosperi, piscina e tutto. Per metà del valore? Per un quarto?

Smettete di sognare. Il fondo offrirà alla famiglia  di mantenere e coltivare i campi dell’agriturismo – in modo green e resiliente e sostenibile –  dietro  un salario. Al fondo infatti non conviene sbattere fuori la famiglia; essa è necessaria per mantenere il  valore produttivo della proprietà, qualcuno deve curare la vigna, arare i campi, foraggiare il bestiame, allevare insetti proteici….

E siccome i turisti non arriveranno mai più, la famiglia sarà persino contenta. Da proprietaria,è diventata salariata,  il suo capitale-mattone è stato smobilizzato e disponibile,a desso, alla finanza. E’ la “: “Nuova giustizia sociale”   di cui ha parlato Francesco:  “partendo dal presupposto che la tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto e intoccabile il diritto di proprietà privata –  ricostruire meglio”.

Fratoianni e  Blackrock [il più grande fondo della storia, che gestisce 8 mila miliardi di capitali privati] uniti nella lotta alla piccola borhesia. Del resto, il dottor Schwabe del Forum l’aveva detto: per salvarsi nella Quarta Rivoluzione, il capitalismo ha bisogno di una dose di marxismo.  Lo ha scritto nero su bianco nella sua agenda.Così, i “grandi patrimoni” da 2 milioni di euro vengono espropriati a beneficio della finanza che gestisce   8 mila miliardi.

“La sinistra fa sempre il gioco del grande capitale, a  volte perfino senza saperlo”, disse Oswald Spengler.

 

Ma chi abita  nel suo appartamento, prima casa,  il cui valore è sotto i  500 mila euro, è al sicuro dall’esproprio, nevvero?

Certo, certo, come no. In questi giorni, il governo piddin-stelluto ha approvato una legge sull’immigrazione che smantella  completamente i freni e gli ostacoli alla clandestinità che aveva posto Salvini.

Basti dire che :

Viene ampliata la tipologia di permessi di soggiorno convertibili in permessi di soggiorno per motivi di lavoro, ovvero,  possono essere convertiti anche i permessi di soggiorno per: protezione speciale, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi, assistenza ai minori.  E’ ripristinata la protezione umanitaria abolita da Salvini, sicché qualunque clandestino dirà di essere sodomita ed essendo la sodomia vietata  nel suo paese, ottenere vitto ed alloggio permanente, perché la massima parte dei “Migranti”  che bivaccano qui non  lavorano (e non c’è lavoro in Italia) e vivono dell’accoglienza., il business riccamente finanziato dalle imposte-.  Ah, dimenticavo:

Vengono abolite le  multe alle navi delle ONG-scafiste che violano le acque territoriali.  Una riforma che, insomma, chiama da noi altre centinaia di migliaia di clandestini,  intoccabili dalle forze dell’ordine e mantenuti dal denaro pubblico.

Dato che non c ‘è lavoro in Italia per nessuno, e  nemmeno scuola e sanità pubblica,  come sanno benissimo i piddini di governo, e i loro  schiavi ideologici grillini, è fin troppo chiaro  che questa riforma non mira nemmeno  per finta  alla “integrazione”; è tesa alla “sostituzione”, al gran rimpiazzo degli italiani con africani e nati nell’Islam.

E  quando gli immigrati saranno centinaia  di migliaia,  la dittatura piddina scoprirà che bisogna alloggiarli. Dove? Prendete il caso di un pensionato che abita nel suo appartamento – che ha comprato nei decenni i cui lavorava, col mutuo – in un paese dell’hinterland milanese.  Facilmente il suo  immobile valeva (prima del covid) 250-300 mila euro.  Il che lo mette fra i”grandi patrimoni” se ha depositi bancari o  – Dio non voglia! – una  seconda casa, un monolocale a Pietra Ligure.

Ma anche senza quella, il pensionato si trova nel’occhio ostile della dittatura  piddina.  Il pensionato usa  di preferenza il contante, ciò che lo   rende sospetto: ha soldi sotto il materasso, che sottrae al fisco. Per esempio, le pensioni saranno presto decurtate perché “insostenibili”; l’assistenza sanitaria non è più gratuita  (e voi non ve ne siete accorti perché la tv non ne parla); un infarto, un tumore, e dovete pagare  centinaia, migliaia di euro lo stent o le terapie – se potete.

E se non potete? Ma avete l’appartamento, ricconi, profittatori che nascondete i contanti! Ma è invendibile, adesso…e chi parla di venderlo? C’è un modo per metterlo a  profitto. Tu, vecchio pensionato,a biti in tre locali? In due ti ci mettiamo gli immigrati che abbiamo accolto.  Potrai condividere con loro la cucia, il bagno, il frigorifero, lo stenditoio.

Si chiama  proprietà condivisa,  sharing economy;    le tv dicono che è di  gran moda e segno di senza si responsabilità verso gli altri. Allo stesso modo  condividerai l’auto elettrica che ti abbiamo obbligato  a comprare, carissima ma verde, pulita:  praticamente tu la lasci tutto il giorno parcheggiata; se la lasci usare ai migranti che devono uscire per spacciare, ecco   impiego resiliente, sostenibile, responsabile.

NELLA neolingua del  Grand Reset   la riforma immobiliare si chiama ”co-housing”, e  i media ne parleranno  come di una meravigliosa  esperienza di amicizia ed umanità,  faranno servizi commoventi sul nonnetto  italiano che prima era solo e senza contatti umani, ed adesso è circondato dall’affetto dei cinque bambini della famiglia marocchina con cui ha accettato (nessun obbligo! Come per il vaccino) di condividere  (share)  il trilocale.

A lui, il  nonnetto basta la più piccola delle sue (ex)tre stanze. Non ha nulla e non è  mai stato tanto felice, come dice la pubblicità del  Forum di Davos  e il comunicato  della Von der Leyen.

Come dicevo, lo chiameranno co-housing. Nella lingua vecchia,   si chiamava “coabitazione” forzata, in grande uso e nei  regimi dl socialismo reale cui Fratoianni e Orfini ricalcano le orme, e il Forumm di Davos vuole adottare per noi .  I sovietici, in realtà, se ne  lamentavano. Non sapevano di essere fortunati. Loro, almeno, condividevano cesso e cucina  con connazionali di simili costumi e lingua, non con nigeriani e maghrebini.

Credete che non succederà? Che la gente si ribellerà? Io – sulla base dell’esperienza data dalla pandemia e lockdown – sono sicuro che i due terzi del popolo italiano approveranno, anzi esigeranno,  questa misura di violazione ulteriore del diritto,  come hanno approvato tutte le abolizioni delle altre libertà , politiche, personali,   persino l’inviolabilità del corpo facendosi (non c’è obbligo!  Basta avere il pass di avvenuta vaccinazione sennò  non puoi entrare al supermercato, ristorante, salire su un treno… ) vaccinare con una sostanza sconosciuta e non testata. Anzi faranno la spia: nel   mio condominio c’è un vecchietto che vive da solo in tre locali!  Citeranno anche El Papa: questa è “Nuova giustizia sociale partendo dal presupposto che la tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto e intoccabile il diritto di proprietà privata”.

https://www.maurizioblondet.it/la-patrimoniale-rossa-serve-al-forum-di-davos/ 

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