QUANDO FUBINI SUL DEFICIT…..
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Quando Fubini a Piazzapulita ti dice che “se fosse così facile fare deficit per risolvere le crisi, tutti gli Stati lo farebbero”… e tu sai che, infatti, tutti gli Stati sviluppati lo fanno, l’espressione del tuo viso assume la forma di quella assunta dal malcapitato Claudio Borghi:Si, perchè stupisce che ALMENO Fubini non legga il FALLIGIORNALE!Vediamo cosa dice il pezzo del SOLA dedicato ai deficit pubblici:Dunque:
Parigi e dal 2008 che non scende sotto il 3%!Cbissà come mai?Ed ancora:L’elenco dei paesi sviluppati che fanno deficit è praticamente interminabile.Possibile che Fubini non lo sappia? O, nella sua vita, sta recitando un ruolo per il quale DEVE mentire pubblicamente?Ma il peggio di lui viene fuori quando bypassa l’analisi statistica (la correlazione quale unico rigoroso metodo per spiegare quanta parte di un fenomeno dipenda da un dato) e spiega la relazione fra deficit e spread.Parte Borghi affermando:“Non c’è nessun tipo di relazione fra deficit e spread ma vi e tra RISCHIO DI FALLIMENTO DELLO STATO e SPREAD….…. finanziare le misure gialloverdi in deficit non spaventa gli investitori, neanche uno di quelli che ho incontrato è spaventato da questo … gli investitori sono solo preoccupati e spaventati della fine della garanzia BCE….questo si che comporta aumento del rischio e, quindi, aumento dello spread”Risponde il fenomeno con la seguente scientifica osservazione:“certo che il deficit ha una relazione con lo spread….questo sale tutte le volte che Salvini dice sforeremo il 3% del rapporto deficit/pil, ma cala quando Salvini dice staremo sotto il 3%”Che dire? Fa davveroc cadere le bracciamQuesto è il livello di informazione in economia che pretendono di far passare per vera i media, questo è il livello dei LESPERTI che il sistema promuove, ma soprattutto, questo è il livello di La7.Ad maiora.
I furbetti dell’OCSE: Fornero per noi, pensione a 51 anni per loro
Ieri la NeoEconomista Capa dell’OCSE Laurence Boone, ex consigliera economica del presidente francese socialista François Hollande, ha fatto un clamorosa invasione di campo chiedendo al governo italiano di “non disfare la legge Fornero”. Dunque la signora vuole pensione a 67 anni per noi, con età indicizzata all’aspettativa di vita, e trattamento calcolato col metodo contributivo.
Come facemmo in passato per BCE, UE e FMI andiamo a vedere le regole pensionistiche dei dipendenti dell’OCSE, pagati *anche* dai contribuenti italiani, ricordiamolo.
Qui la pagina dal loro sito con tutti i (generosi) benefit:
Qui la parte pensionistica:
In sintesi:
- Età minima di pensionamento senza penalizzazione: 63 anni
- Età massima di pensionamento: 65 anni
- Trattamento contributivo, coefficiente 2% annuo, calcolato sull’ultimo anno di salario (!!!)
- Età minima per la pensione anticipata con penalizzazione: 51 anni
- Versamenti a carico del dipendente uguali a quelli italiani: 9,30% contro 9,20%.
Avete letto bene: i dipendenti OCSE possono andare in pensione a 63 anni con 35 anni di contributi e col massimo pensionistico: hanno quota 98 loro, alla faccia di Salvini e della sua quota 100! E con gli stessi versamenti dei lavoratori italiani, per giunta.
Se poi accettano una penalizzazione possono allegramente pensionarsi a 51 anni e fare altro nei restanti 30 o 40 di vita. Sempre a spese nostre ovviamente. Come si diceva un tempo, predicare bene e razzolare male?
Chère M.me Boone, vous appréciez autant la loi Fornero avec son âge de retraite de 67 ans, mais saviez vous que chez l’OECD les employés (y compris M.me Boone) peuvent prendre leur retraite dejà à 51 ans? Sympa pour eux (et vous), n’est-ce pas?
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