Monia Benini in Europa e quelli col complesso di Calimero
Medici Alberto
Medici Alberto
Vengo a sapere da Facebook che l’amica Monia Benini (già citata più volte su queste pagine e con la quale abbiamo scritto un ibro a quattro mani, “Risvegliàti“) ha avuto un incarico come portavoce/addetto stampa per il M5S al parlamento europeo.
Sono estremamente contento per una serie di motivi:
- Monia è estremamente brava e preparata, sui temi europei specialmente ma non solo;
- Monia è estremamte onesta e completamente priva di secondi fini/fini nascosti;
- Monia negli ultimi anni ha lavorato, girando in lungo e in largo l’Italia e non solo (Grecia, Spagna, UK, ecc.) a sue spese, con una attività praticamente di volontariato; e se adesso raccoglie qualche frutto, mi sembra estremamente bello e consolante (esiste una Giustizia!!!);
- Con lei (e con nando Rossi) c’è sempre stata un’intesa perfetta, anche se le nostre storie e le nostre esperienze pregresse sono agli antipodi;
- La sua apertura e onestà e totale assenza di pregiudizi sono sotto gli occhi di tutti: come quando ha accettato di parlare ad un convegno con Roberto Fiore di Forza Nuova (e anche lì c’è stata un’intesa perfetta, a dimostrazione che non sono le etichette ma le persone che fanno avvenire le cose;
- Last but not least, una piccola rivincita personale: quando l’ho invitata a parlare nel mio comune, i (pochissimi) membri del M5S volevano boicottarmi indicendo la periodica riunione (se ne tengono 2-3 all’anno) proprio nella stessa serata; dopo la presentazione, un sacco di critiche, che l’Europa non era un tema priortiario, che questa qui cosa voleva?, ecc. ecc.; adesso i vereici del M5S la nominano addirittura portavoce!
Insomma, la cosa mi fa un immenso piacere: sono sicuro che la sua intelligenza e la sua preparazione, insieme alle sue arti diplomatiche, sapranno contribuire a diffondere quella conoscenza e quel risveglio anche nelle sedi “ufficiali“. Bene bene.
Piccola nota stonata: sempre su FB, un sacco di scontento per questa mossa che viene bollata da “traditrice“. Sono quelli che hanno il complesso di Calimero: non soltanto convinti di essere piccoli e neri, ma vogliosi e desiderosi di restare così per sempre. Vogliosi di esere sempre nell’ombra, alternativi al sistema, contrapposti, fieri della loro emarginazione. Io invece credo che queste opportunità vadano sfruttate, e alla grande, e bene ha fatto Monia a cogliere l’occasione. Come ha scritto una volta Blondet: “Se mi invitassrero al Bildernerg? Certo che ci ndrei! Un’occasione così di andare a sentire, parlare, discutere, informarsi ed informare… perchè no? ” dimostrando una pragmaticità che dobbiamo imparare. Ci danno un microfono? Prendiamolo! Ci danno un’opportunità di parlare ad una trasmissione televisiva? Approfittiamone! Ci fanno avvicinare per un pochino alla stanza dei bottoni? Andiamoci!
Restare nell’ombra, nella minoranza ad oltranza, combattendo sempre contro tutto e tutti non aiuterà la nostra causa. Brava Monia.
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