I ladri

Progetto “Monti” (Goldman Sachs) per l’Italia: distrarre con arte le 2.451,8 tonnellate d’oro italiano

L’Italia possiede la terza più grande riserva aurea al mondo, che ammonta a 2451,8 tonnellate.

Questo è l’obiettivo, oltre a mettere le mani sui risparmi dei cittadini italiani ed al furto/privatizzazione delle ricchezze dello Stato, che sono una ricchezza e risorsa per tutto il popolo italiano e non possono essere gestite e svendute all’asta da chi non è neppure stato democraticamente eletto, ma cooptato da poteri extraterritoriali (nè Monti, nè Napolitano, nè Draghi sono stati eletti dal popolo).
Berlusconi ha ceduto, in questi anni e sino ad ora, al ricatto della setta usurocratica, che ha il potere di ridurlo, attraverso la svalutazione delle sue società quotate in borsa, sul lastrico, mentre lo tiene letteralmente per gli attributi attraverso la magistratura radical.
La sinistra invece, tutta la sinistra, riformista e radicale, senza esclusione alcuna, ha dimostrato di essere veramente il cane al guinzaglio della plutocrazia e degli usurai globali, e come cani da guardia spingono il gregge italico alla mattanza. Essi, i compagni di merende, insieme agli incapaci magna-magna teocon della destra americanista e sionista, sono i veri responsabili e colpevoli del disastro che si sta abbattendo sull’Italia, impoverendo sempre più tutti i ceti e gettando le basi per un futuro di miseria e schiavitù sociale per i nostri figli.
La soluzione non è la lotta tra le classi, come predicano i falsi guru della sinistra sionistra, e neppure il liberismo sfrenato auspicato da tutti gli altri, che svende beni e ricchezze che appartengono alla Nazione, quindi al popolo, e per le quali i politici sono chiamati ad amministrarle, non a svenderle per un piatto di ceci. La soluzione è al contrario l’unione delle classi e delle categorie sociali per fronteggiare il nemico comune, che è identificabile sempre più facilmente, perchè è la stessa elite finanziaria-politica-militare che sta aggredendo i popoli e le nazioni con ogni arma possibile.
Solo una diversa visione etica dei valori umani e della politica per il bene comune, la riappropriazione della Sovranità Nazionale e Monetaria, l’uscita dell’Italia dal porcilaio  euro-bancario e dalla schiavitù nei confronti della Nato, potrà, sebbene con una grandissima fatica iniziale, gettare le basi per un futuro di crescita e sviluppo reale per le nazioni europee e mediterranee, Italia in primis.
FFP, 28/11/2011, TerraSantaLibera

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