“Defilarsi e svicolare” ?


L’uscita è da questa parte


DI JAMES HOWARD KUNSTLER
kunstler.com
I  lucidascarpe degli aeroporti di tutto il mondo devono mormorare a proposito del Bitcoin, dato che la criptomoneta ha preso il volo, fino a sfiorare il traguardo dei diecimila dollari . Anche Ethereum manda qualche ruggito, come la maggior parte delle altre criptomonete, da ByteballBytes a Tattoocoin ( edizione limitata). Qualunque cosa ne pensiate voi, questa infatuazione manda un messaggio e forse più di uno.
Uno  dovrebbe essere sicuramente:  “Arricchitevi in fretta” . Otto mesi fa, avreste potuto comprare dei Bitcoin per soli 1000 dollari,  dai primi di settembre, circa la festa del lavoro, avevano toccato 5000 dollari, il che sembrava già fantascientifico. Durante le ultime due settimane, abbiamo avuto una doppia impennata del diagramma di cambio. A qualcuno questo deve sembrare irresistibile. Il risultato è una fissazione di altri tempi, una speculazione sui numeri come quella sui tulipani di una volta. (Si riferisce alla speculazione sui bulbi di tulipani fatta in Olanda  nel 1637 – N.d.T.).

Un altro messaggio che vi si può trovare riguarda probabilmente qualcosa come “defilarsi e svicolare” .
Certe ninfe nervose cercano un riparo nel Bitcoin, perché avvertono delle scosse sui mercati più tradizionali, che salgono sempre più verso nuovi record. In una certa misura, il Bitcoin può fare il lavoro che faceva una volta l’oro, per l’aura in cui è avvolto di bene rifugio contro una possibile mega tempesta finanziaria mondiale. L’ultima volta che è capitata una roba del genere, spuntata dal nulla dopo il crollo della “base permanente”(1) del 1929, il governo ha confiscato la maggior quantità di oro materiale possibile. Allora chi è che ne vuole ancora ? Dati i tempi che corrono, lo spirito del tempo è rivolto allo stesso modo verso nuovi e sofisticati intrallazzi governativi che spingano i popoli del mondo intero verso regimi monetari senza contante, così che che le autorità possano sorvegliare e controllare tutte le transazioni e ricavarne pure delle tasse. E c’è questa teoria, che almeno i computer che costituiscono la catena di blocchi del Bitcoin sarebbero al sicuro dalle grinfie di qualunque governo.
Non sono così ottimista a proposito della supposta inviolabilità del Bitcoin, e neanche nei confronti di molti altri suoi seducenti attributi. L’affare  MtGox del 2014 deve essere stato dimenticato ormai, ma all’epoca, alcuni hackers avevano piratato 850.000 bitcoins del valore di più di 450 000.000 di dollari, intercettando gli scambi di funzione che trattavano circa i due terzi di tutte le transazioni mondiali in Bitcoin. MtGox ha fatto fallimento .
Il Bitcoin è crollato ma l’affare si è riorganizzato nascostamente per 3 anni finché il Golem d’oro della grandeur è stato eletto capo del mondo libero. È una coincidenza ? Mah…
Pochi lettori comprendono veramente le funzioni che reggono la blockchain (il metodo di generazione dei Bitcoin -N.d.T) e io che scrivo sono tra  quelli. So però che la supposta sicurezza del Bitcoin risiede nella sua caratteristica di algoritmo distribuito tra una rete di computer nel mondo intero, di modo che esiste contemporaneamente un po’ dovunque e in nessun posto, un fantasma che ha una grande fiducia nella meta-macchina tecnoindustriale .
Intanto, l’energia elettrica necessaria per configurare ogni Bitcoin, vale a dire i calcoli necessari per aggiornare la rete della blockchain (che genera i Bitcoin per mezzo di un algoritmo -N.d.T.), è sufficiente per far bollire circa 2000 litri d’acqua. Questo capita in tutto il mondo e una grande parte della configurazione dei Bitcoin è alimentata da centrali elettriche a carbone, il che ne  fa la prima “moneta a vapore”. Se il Bitcoin continua a salire fino a un milione di dollari per unità, esaudendo le speranze e le preghiere di molti investitori, non ci sarà più abbastanza energia elettrica nel mondo per continuare.
Scusatemi se sembro scettico. Anche senza la richiesta supplementare di energia introdotta dal Bitcoin nel panorama americano, la rete elettrica americana è già una piattaforma che sta invecchiando, con tante parti malridotte .. Vi sono vari tipi di incidente che  potrebbero interrompere il servizio, anche per periodi lunghi nel caso di un interferenza elettromagnetica (EMP – ElectroMagneticPulse). (EMP : causata da un’esplosione nucleare o da una violenta tempesta solare – N.d.T.). Poi non sono convinto che le criptomonete possano sfuggire alle grinfie del governo. Dovunque nel mondo, nelle campagne governative per trasformare tutta la moneta in moneta elettronica, deve esserci un interesse profondo a impadronirsi delle catene  di blocchi esistenti, o anche a creare dei fondi pubblici ufficiali per istituzionalizzare un controllo totale sulle transazioni finanziarie, come i governi desiderano.
Comunque sia, esistono già più di 1300 criptomonete private e apparentemente,  vi è la capacità teoricamente infinita di crearne delle nuove – anche se l’energia elettrica richiesta sembra essere un fattore limitante. Potrebbe darsi che i governi le chiudano perché sono dei divoratori di energia.
Il  mio punto  di vista personale sul fenomeno è che esso rappresenti il punto culminante del techno-narcisismo, l’idea che la tecnologia ormai sia tanto magica da vincerla sulle leggi della fisica. Per me quello sarebbe proprio un argomento molto forte per “vendere”. Troverei  detestabile essere nella corsa finale per uscire dall’affare. E poi chissà quale altro genere di corsa verso altre uscite questa potrebbe ispirare .
James Howard Kunstler
Fonte: http://lesakerfrancophone.fr
Link: http://lesakerfrancophone.fr/par-ici-la-sortie
27.11.2017
Traduzione dal francese per www.comedonchisciotte.org a cura di GIAKKI49
(1) “… Stock prices have reached what looks like a permanently high plateau …” (Irving Fisher, prima del crollo di Wall Street del 1929
https://comedonchisciotte.org/luscita-e-da-questa-parte/
 

Bitcoin: cittadini tenetevi alla larga, autorità occupatevene


DI PAOLO SAVONA
scenarieconomici.it
La gente si domanda che cosa sia questa nuova follia finanziaria dei Bitcoin. Per taluni, la curiosità di sapere maschera il desiderio di acquistarli. Se così fosse, l’unico suggerimento da dare a costoro è “tenetevi alla larga”.
I Bitcoin sono il nulla che ha radici nell’abilità dei pochi e nella credibilità dei molti. Nati come moneta sostitutiva di quella legale, cioè con dietro uno Stato e le sue leggi, è diventata uno strumento per speculare, dove vince chi è più abile a entrare a prezzi bassi e uscire quando si innalzano. Essi vivono perché una fascia per ora ristretta del Pianeta li considera mezzo di scambio (ossia moneta da usare nei pagamenti), serbatoio di valori (dove tenere i risparmi) e strumento liberatorio dei debiti (ossia strumento riconosciuto a tal fine).
I Bitcoin assolvono la prima funzione in modo per ora limitato e la seconda con molti e crescenti rischi, ma non la terza, perché la legge non li riconosce come tali; la miopia delle autorità va però legittimandone l’esistenza introducendo l’obbligo di trasparenza a fini fiscali e accettando l’avvio di contratti (i derivati future) sugli stessi, caricandosi di responsabilità sulla loro esistenza senza domandarsi che cosa faranno se la speculazione inverte il suo andamento e la magistratura si trovasse di fronte a un caso di contestazione sulla legittimità di un debito saldato con Bitcoin.
L’esistenza dei Bitcoin è il risultato di un programma (protocollo), il Blockchain (letteralmente “catena bloccata”), che opera in modo decentralizzato su grandi computer e ha la proprietà di essere trasparente e sicuro, ossia registra e mette a disposizione ogni operazione compiuta da un singolo individuo senza che altri possono conoscerla. Esso è stato messo a punto da un ingegno come quello di Ulisse (conosciuto come Nakamoto) che se a Polifemo di essere “Nessuno”. Per questa caratteristica di impenetrabilità vengono attratti nel meccanismo fondi leciti e illeciti in cerca di anonimato.
Poiché la nascita dei Bitcoin richiede procedure complesse (chiamate “miniere” e gli autori “minatori”) e Nakamoto-Ulisse ha stabilito un limite alla loro circolazione in 21 milioni di unità, alla crescita della domanda non segue un pari aumento dell’offerta e i prezzi si impennano. Quello che sta avvenendo, ma sul nulla, perché dietro non c’è né attività reale che ne giustifichi il valore, né un’autorità che li protegga. Lo ripeto, vivono perché i possessori lo vogliono e altri lo consentono.
È uno strumento monetario e finanziario basato sulla convenzione spontanea tra partecipanti al meccanismo telematico. Oggi la logica di questa convenzione-convinzione è la scommessa che il meccanismo possa continuare a funzionare creando benefici senza alcun problema, che invece esiste. Se dovesse venire meno, chi paga le conseguenze, dato che le autorità avrebbero dovuto intervenire?
La risposta più comoda è che “i ricchi e i criminali si scornino tra loro”, se non fosse che ogni crisi nata da mancanza di regole causa gravi conseguenze all’economia, come ha dimostrato la Grande recessione nata dall’”esuberanza irrazionale” della finanza americana e globale con i derivati dei crediti non buoni (subprime credit) contro la quale si è scontrato il mondo, con una particolare incidenza per Italia che aveva le mani legate dalle istituzioni europee “zoppe” (il termine è di Carlo Azeglio Ciampi).
Il sistema della moneta telematica va governato per tempo affinché non sfugga di mano, se già non è accaduto l’irreparabile. Infatti ai Bitcoin si sono aggiunte altre monete connotate come criptocurrency (criptovalute), dalla caratteristica del protocollo Blockchain che è scritto criptato, ossia in modo tale che solo chi è autorizzato a farlo può leggerlo e, nel loro caso, solo chi li possiede. Ricordando la frase di Einstein che ciò che non riesci a fare oggi, lo farà qualcuno domani e, pensando al successo di Turing nel decriptare i messaggi nazisti, prima o dopo può accadere che il monopolio della conoscenza da parte dei singoli individui venga meno.
Il secondo punto, ancora più preoccupante, è che la sovranità monetaria passa dalle mani dello Stato a quelle dei privati, che secoli di storia indicano non abbiano capacità di autocontrollo; abbandonata la moneta in forma metallica (oro e argento), quella cartaccia (il circolante che abbiamo in tasca) e scritturale (i depositi bancari), essa è ora in forma telematica (bit di computer) e può essere creata in quantità infinita; perciò deve essere controllata da autorità che operano su delega dai Parlamenti, some le banche centrali o i Ministri del Tesoro. Quattordici banche globali stanno mettendo a punto una loro moneta elettronica che espropria la sovranità monetaria degli Stati; di conseguenza l’economica non sarà più controllata da leggi, ma dalla volontà dei loro manager.
La Russia ha già deciso di recuperare la sovranità creando il criptorublo. Olanda e Danimarca stanno studiando di farlo. Stati Uniti e Regno Unito si sono invece limitati a imporre la trasparenza fiscale e legale, una via che l’Italia sta percorrendo, ma in modo blando. Il problema non è quello di raggiungere lo scopo di far rispettare le leggi tributarie e lottare contro la criminalità, cosa sacrosanta, ma garantire che l’aumento dei prezzi sia sotto il controllo dei Parlamenti in nome della “no taxation without representation”, non può esservi un’imposizione fiscale fuori dagli organi della democrazia, come sarebbe il caso dell’inflazione, la tassa occulta sui poveri.

Paolo Savona
Fonte: https://scenarieconomici.it
Link: https://scenarieconomici.it/bitcoin-cittadini-tenetevi-alla-larga-autorita-occupatevene-di-paolo-savona/
10.12.2017
 

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