Metodi di dubbia liceita’

SCOOP BLOOMBERG / DEUTSCHE BANK COMPLICE DELLA CATASTROFE MPS: AIUTO’ I VERTICI (OGGI INQUISITI) A NASCONDERE LE PERDITE

ilnord.it

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Clamoroso scoop dell’agenzia finanziaria Bloomberg: “Deutsche Bank Ag progetto’ un derivato per Banca Monte dei Paschi (MpS) di Siena SpA, al picco della crisi finanziaria del 2008, per nasconderne le perdite prima che quest’ultima chiedesse l’aiuto dei contribuenti”.
E’ quanto emerge da un documento di oltre 70 pagine ottenuto da “Bloomberg News”, che contiene i dettagli del Progetto Santorini: una transazione da 1,5 miliardi di euro tra l’istituto di credito italiano e la banca tedesca, che tramite il prestito consenti’ all’istituto senese di celare perdite per 367 milioni di euro originati da un altro contratto derivato, sottoscritto sempre con Deutsche Bank.
Un’operazione che non si spiega se non con intenti di natura illecita, sostiene Frank Partnoy, professore di diritto e finanza della University of San Diego, che ha progettato derivati per Morgan Stanley ed ha a sua volta consultato il documento. “Non posso comprendere come una qualunque istituzione finanziaria potrebbe mai intraprendere una transazione simile mossa da obiettivi leciti. Cose simile non dovrebbero mai essere fatte”, afferma il docente.
MpS ha reagito alle rivelazioni di “Bloomberg” annunciando una “approfondita” indagine interna dei contratti derivati sottoscritti nel corso degli anni, cosi’ da determinarne gli effetti sui bilanci e i possibili impatti futuri, dopo anni dallo scoppio dello scandalo che ha coinvolto la banca; quest’ultima sottolinea pero’ “Bloomberg”, non ha reso nota l’identita’ dei soggetti coinvolti nelle transazioni “incriminate”. “Ogni potenziale azione verra’ condotta nella piu’ totale trasparenza nei confronti del mercato e delle autorita’ regolatrici”, ha tenuto ad assicurare Mps.
Il documento consultato da “Bloomberg”, scrive l’agenzia Usa, e’ la prova di come le banche ricorrano a metodi di dubbia liceita’ “per celare la vera natura di prodotti finanziari opachi, che a distanza di anni generano perdite per le aziende e i contribuenti”. Mps non ha mai svelato nei suoi documenti contabili gli effetti dell’operazione condotta nel dicembre 2008.
Kathryn Hanes, portavoce di Deutsche bank a Londra, ha scritto in una e-mail a “Bloomberg” che “la transazione era stata sottoposta ai nostri rigorosi processi di approvazione interna, ed aveva anche ricevuto la necessaria approvazione da parte del cliente, che si era avvalso di consulenze indipendenti”.
Mps e’ attualmente oggetto di indagini da parte della Giustizia italiana e della Guardia di Finanza, con l’accusa di manipolazione del mercato e ostacolo alle attivita’ delle autorita’ regolatrici.
Fonti italiane vicine alle indagini non hanno voluto precisare se le transazioni oggetto del documento consultato da “Bloomberg” figurino tra gli atti delle indagini. Sabato, pero’, Deutsche Bank, un suo dipendente e cinque suoi ex dirigenti sono stati posti sotto indagine dalla procura di Milano, assieme ad altri sette ex dirigenti di Nomura Holdings Inc. e della stessa Mps, con l’accusa d’aver falsificato i bilanci della banca senese e di aver manipolato il mercato.
Tra gli indagati figurano Michele Faissola, all’epoca responsabile dei tassi globali, e Ivor Dunbar, ex capo del capo del Global capital markets. All’epoca dei fatti, entrambi erano nel novero dei piu’ stretti collaboratori dell’allora co-ad di Deutsche Bank, Anshu Jain.

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