No rompas las pelotas

Bisognerebbe Chiedere ai Tedeschi di Non Rompere i Coglioni e Pensare a Deutsche Bank


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Con buone ragioni mi tocca unirmi ad un coro che normalmente detesto. Francamente è difficile ignorare il l’enorme pericolo sistemico europeo che è rappresentato da Deutsche Bank ed è ora che la Germania si assuma le sue responsabilità per mettere in sicurezza (per incominciare) Deutsche Bank…. ammesso sia possibile farlo.
Al di la della retorica sui triliardi di derivati gestiti come market maker della banca tedesca nell’immediato ci sono almeno un paio di cosucce certe :
  1. Deutsche Bank ha messo a bilancio accantonamenti per “soli” 5,5 miliardi di dollari contro una richiesta di 14 miliardi di dollari del dipartimento di stato americano per scorrettezze nella descrizione del rischio di prodotti strutturati prima e durante la crisi del 2008.
  2. Forse non tutti sanno che Dutsche Bank ha a PATRIMONIO 32 miliardi di euro di titoli a cui il mercato NON sa dare una valutazione, e che la stessa Deutsche Bank con il beneplacito della BCE valuta secondo i suoi schemi di valutazione interna appunto 32 miliardi.
Deutsche Bank è un gruppo molto attivo nel business dei derivati. Da anni tiene a bilancio ingenti quantità di titoli tossici classificati di livello 3. Ossia strumenti finanziari a cui non si riesce a dare un prezzo perché non trattati sui mercati e non equiparabili ad altri prodotti simili che invece lo sono. A quel punto è la stessa banca a decidere, attraverso dei modelli interni e con ampio margine di discrezionalità, quale valore attribuire a questi titoli. Stando ai dati di fine settembre il gruppo tedesco aveva in pancia titoli di questo tipo per 32 miliardi di euro. Nel 2014 erano 31 miliardi, nel 2013 29. La banca insomma non riesce a disfarsi di questa montagna di carta di cattiva qualità che si trascina dietro anno dopo anno. Se si considera che il capitale della banca, prima barriera contro le perdite, vale circa 69 miliardi si fa presto a capire come l’incidenza di questi titoli sia potenzialmente destabilizzante. A titolo di paragone Intesa Sanpaolo con un capitale di 47 miliardi di euro ha a bilancio titoli di livello 3 per 6,7 miliardi di euro….
Per capirci, Deutsche bank dice che “secondo lei” questi titoli a cui il mercato non da alcun prezzo (o lo da troppo basso?) valgono 32 miliardi di euro e se li mette a patrimononio netto che ammontava a fine 2015 a 75,4 miliardi di euro (fonte)
Ora….. a parte il leggero problemuccio della BCE che lascia correre senza andare a vedere BENE questi titoli tossici e fa passare lo “stress test” a questo colosso malato, qui abbiamo una Banca, anzi la Banca più sistemica e pericolosa del mondo, figuriamoci per l’Europa che , montagna di derivati a parte ha un problema immediato che potrebbe arrivare ad 10, 20 forse 30 miliardi di euro.
Ma al Monte dei Peschi sono dei dilettanti. Dei Bambini.
Oggi la Merkel ha detto che la Germania non aiuterà Deutsche Bank…. dichiarazione a mio parere un tantinello azzardata e rivolta ad altri paesi che potrebbero avere la tentazione di salvare le banche con soldi pubblici (ehm ehm)
Ad oggi il colosso capitalizza 14.52 miliardi di euro e probabilmente nelle prossime settimane molto meno, normalmente non dovrebbe importarcene nulla e tuttavia la portata di un eventuale Lehman-moment applicato a Deutsche Bank farebbe precipitare la zona Euro (e il globo) in una terrificante recessione, e paradossalmente a pagare il conto più salato sarebbero i paesi strutturalmente più deboli e indebitati.
Ci sono ottime ragioni per ogni governo europeo a partire da quello italaino di fare pressioni serie sulla Germania per affrontere e risolvere il problema. Temo però che il tema sia più sfruttato per trovare una scusa si usare soldi pubblici per salvare la banca senese amica che per evitare un armageddon finanziario.
Vedremo.
E’ colpa dei tedeschi…. dai lo dico anche io.
Di FunnyKing , il 

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