Scandalo Euribor, mandato d’arresto europeo per cinque banchieri
I trader non si sono presentati davanti al tribunale inglese che a gennaio ha deciso l’apertura del processo per il settembre 2017. Pochi mesi fa la prima condanna a 14 anni di carcere

La Gran Bretagna ha ottenuto un mandato di arresto europeo per cinque banchieri sospettati nell’ambito dello scandalo sulla manipolazione dell’Euribor. Lo riferisce il Financial Times, precisando che quattro dei ricercati sono in Germania e sono ex funzionari Deutsche Bank (Andreas Hauschild, Joerg Vogt, Ardalan Gharagozlou e Kai-Uwe Kappauf) e uno in Francia, Stephane Esper, ex trader di Societe Generale. I 5 dovrebbero essere processati a settembre dell’anno prossimo a Londra con altri 6 imputati di Db e Barclays.

La Gran Bretagna ha ottenuto un mandato di arresto europeo per cinque banchieri sospettati nell’ambito dello scandalo sulla manipolazione dell’Euribor. Lo riferisce il Financial Times, precisando che quattro dei ricercati sono in Germania e sono ex funzionari Deutsche Bank (Andreas Hauschild, Joerg Vogt, Ardalan Gharagozlou e Kai-Uwe Kappauf) e uno in Francia, Stephane Esper, ex trader di Societe Generale. I 5 dovrebbero essere processati a settembre dell’anno prossimo a Londra con altri 6 imputati di Db e Barclays.
Lo scandalo in questione risale al 2012 e riguarda la manipolazione dell’Euribor (il tasso d’interesse di scambio interbancario all’interno dell’area euro), l’equivalente del Libor (il tasso interbancario fissato a Londra): un tasso che serve come riferimento per l’intero mercato finanziario. Quattro anni fa emerse il tentativo di manipolazione da parte di alcuni banchieri di grandi istituti finanziari: una truffa già costata miliardi di euro di multe alle grandi banche.
Ad agosto dello scorso anno, un ex trader di Ubs e Citi, Tom Hayes, è stato il primo banchiere a venir riconosciuto colpevole dal tribunale di Southwark, Londra, per aver manipolato il Libor e condannato a 14 anni di carcere. L’ex trader doveva far fronte a otto capi d’imputazione in quanto accusato di essere uno degli artefici del sistema di manipolazione. Secondo l’ufficio britannico contro le frodi, Hayes aveva orchestrato fra il settembre 2006 e il settembre 2010 un meccanismo che coinvolgeva altri trader di Ubs, Citigroup e altre banche per influenzare a suo vantaggio il livello del Libor, un tasso utilizzato come base per numerosi prodotti finanziari, dai conti correnti ai mutui passando per il credito al consumo e i bond.
Fonte: larepubblica
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