Panico da corsa agli sportelli


Boom di ritiri di oro da forzieri JP Morgan. Panico da corsa agli sportelli



ROMA (WSI) – Fibrillazione sul mercato dell’oro, esattamente sul Comex, la piattaforma dove vengono scambiati i futures sul bene rifugio per eccellenzadove in alcuni casi si richiede anche la consegna fisica dei metalli preziosi in generale. Nelle ultime ore è stato ritirato ben il 24% dell’oro (eligible, ovvero ammissibile) presente nel forziere gestito da JP Morgan.
La banca americana, infatt, insieme ad altre – come HSBC, Scotia Mocatta – ha il compito di gestire i suddetti forzieri, veri e propri magazzini, di proprietà del Comex.
In primis, bisogna capire cosa è l’oro ammissibile. L’oro fisico stoccato nei magazzini del Comex può essere infatti sia ammissibile, che registrato. Smmissibile (eligible) significa che il metallo è in linea con alcuni requisiti richiesti dalla piattaforma. Il Comex pretende infatti determinate caratteristiche di purezza, di dimensione dei lingotti e anche di provenienza. Oro e argento, per esempio, devono essere stati prodotti da una società di raffinazione approvata dal Comex stesso. Per oro e argento ammissibili, insomma, si intendono quelle quantità fisiche presenti nei magazzini del Comex e conformi agli standard di mercato. Si tratta poi, elemento fondamentale, di metalli fisici che sono presenti nei forzieri per conto di terzi, ma che non sono disponibili per le consegne che possono venire richieste nei contratti a termine scambiati.  Quando invece i metalli sono “registratri”, vuol dire che le scorte possono essere ritirate.
Nel caso dell’oro ammissibile, si fa riferimento dunque a quella particolare situazione in cui un investitore decide di mettere al sicuro determinate quantità che ha ricevuto presso il Comex, come in una cassetta di sicurezza. A tal proposito, il Comex stesso offre grandi sconti rispetto alle tariffe di mercato a quegli investitori che decidono di salvaguardare le loro quantità di oro dentro i suoi forzieri.
Perchè dunque ritirare una quantità così enorme di oro, nel caso del magazzino gestito da JP Morgan, se il motivo era assicurarsi la salvaguardia del metallo? La quantità rimossa è stata poco superiore alle 4 tonnellate. Le ipotesi sono due: o un grande investitore possessore di quell’oro ha deciso di poter sentirsi al sicuro anche depositando l’oro in un magazzino che non fosse necessariamente quello del Comex; oppure, un’altra possibilità è che l’oro è stato ipotecato e che dunque i lingotti sono stati inviati alla Svizzera, dove verranno raffinati in lingotti che possono essere utilizzati sul Shanghai Gold Exchange.
Quanto è impressionante è la velocità del ritiro. Basti pensare che quando la Germamia chiese di riavere l’oro depositato presso la Fed, dovette aspettare poi cinque anni per vedersi consegnata una quantità di 5 tonnellate.
In più, stando a quanto riportano fonti ,  la quantità di oro che è stata rimossa dal forziere gestito da JP Morgan è superiore di qualsiasi ammontare di oro presente in tutti gli altri magazzini del Comex, che sono classificati come registrati, e che dunque sono disponibili per la consegna.
Il mistero non è stato svelato. Ma si inizia a temere che la bolla che si è formata sul Comex quest’anno – e che ha per oggetto il paper gold – possa aver indotto chi tiene al proprio oro e chi vuole essere certo che sia al sicuro, di fuggire dalla piattaforma, temendo di non vedersi consegnare i propri lingotti al momento di una sua eventuale richiesta. Come nel caso, insomma, del correntista che decide di ritirare i soldi dalla banca, perchè teme che facciano una brutta fine.
18 novembre 2015, di Laura Naka Antonelli

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