Do you Brics?


Nasce una nuova governance economica globale: la Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS è operativa

Nasce una nuova governance economica globale: la Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS è operativa
 

Il primo progetto dovrebbe essere finanziato alla fine di quest'anno o all'inizio del prossimo anno


La tanto annunciata Nuova Banca di Sviluppo (NDB) o Banca dei BRICS è ufficialmente operativa da ieri, 7 luglio, con la prima riunione del suo consiglio di amministrazione a Mosca.
 
La NDB, con circa 50 miliardi di dollari di capitale da investire in infrastrutture pubbliche, si presenta come una istituzione alternativa alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale. 
 
La nuova banca fornirà fondi per progetti infrastrutturali e di sviluppo nei paesi BRICS. Ogni nazione avrà pari voce nella gestione della banca, indipendentemente dalle dimensioni del PIL. 
 
Una Banca dei BRICS - alternativa al FMI per consentire alle nazioni di essere sempre meno dipendenti dalla moneta di riserva mondiale - era stata originariamente discussa al vertice BRICS nel 2012. Al Vertice del 2014 il quadro di riferimento per la Banca BRICS è stato approvato come "un sistema di misure che aiuti a prevenire molestie nei confronti di paesi che non sono d'accordo con le decisioni di politica estera da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati". Nel corso del VI summit dei Paesi BRICS a Fortaleza, in Brasile, i capi di stato e di governo di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica hanno annunciato la creazione della Banca BRICS, articolata nella New Development Bank(o NDB)  e in un fondo di riserva monetaria chiamato Accordo sui Fondi di Riserva(Contingent Reserve Arrangement, CRA). De facto, i BRICS prendono le distanze dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca Mondiale, istituzioni nate 70 anni fa nell’orbita del dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d’America.    
 
Il consiglio di amministrazione ha nominato i membri del consiglio di amministrazione, guidato dal presidente Kundapur Vaman Kamath, e ha anche discusso norme in materia di procedure e strategia di sviluppo quinquennale della banca.
 
La banca avrà lo scopo di "promuovere la riforma della governance economica globale", aveva dichiarato in precedenza il ministro delle Finanze cinese, Lou Jiwei.
 
La NDB dovrebbe lanciare il primo progetto alla fine di quest'anno o all'inizio del prossimo anno.
 
La banca ha un capitale iniziale autorizzato di 100 miliardi. Il suo capitale sottoscritto iniziale di 50 miliardi di dollari verrà equamente ripartito tra i soci fondatori.
 
Come concordato dai cinque paesi, il primo presidente del consiglio di amministrazione è stato nominato dalla Russia, il primo presidente del consiglio di amministrazione da parte del Brasile, e il primo presidente da parte dell'India.
 
Un centro regionale africano della banca avrà sede a Johannesburg, Sudafrica.

I governatori delle banche centrali dei Paesi del blocco BRICS hanno firmato, ieri, anche un accordo operativo che disciplina il funzionamento del pool di riserve in valuta degli Stati membri. L'importo della riserva è stato stabilito a 100 miliardi di dollati, riporta la Banca centrale della Russia in un comunicato.
 
L'obiettivo di questo fondo comune sarà concedere prestiti ai paesi partecipanti in caso di problemi di liquidità in dollari. La creazione del fondo è stata decisa un anno fa, 15 luglio 2014, in occasione del vertice dei BRICS a Fortaleza (Brasile).
 
Il fondo di riserva monetaria chiamato Accordo sui Fondi di Riserva (Contingent Reserve Arrangement, CRA) entrerà in vigore il 30 luglio, ha detto dopo l'incontro a Mosca il Capo della Banca centrale russa Elvira Nabiullina  

BRICS: parte formalmente la sfida al mondo dollarizzato

BRICS: parte formalmente la sfida al mondo dollarizzato
 


Nasce con il nuovo Vertice dei 5, la Banca dei Brics, il nuovo soggetto geopolitico che si impone al soggetto globalizzato


Commissione Affari Esteri del M5S
(Fonte)

Pochi mesi dopo essere stato eletto presidente del Brasile, Luís Inácio Lula da Silva rivolse al suo ministro degli Esteri, Celso Amorim, la seguente domanda:” …Se l’economia è globalizzata perché per comprare dall’India dobbiamo fare prima la conversione della nostra moneta (Real) in dollari statunitense, per poi cambiare l’equivalente in moneta indiana (Rupia)? Non sarebbe più vantaggioso effettuare direttamente il cambio tra Real e Rupia?
La risposta venne sei anni dopo, nel 2009, dopo aver maturato nel 2008, la dolorosa esperienza della crisi del sistema finanziario mondiale, impostato sulla centralità del dollaro e le arroganti imposizione neoliberiste del Fondo Monetario Internazionale e il Banco Mondiale (1).

Infatti, il 16 giugno del 2009 si riunivano a Ekaterinburg (Russia) i presidenti di Brasile, Russia, Cina e India, rispettivamente,  Luiz Inácio Lula da SilvaDimitry MedvedevHu Jintao e Manmohan Singh. L’anno seguente (15/16/aprile del 2010) Jacob Zuma, rappresentando il Sud Africa partecipava nella riunione di Brasilia, in cui nascevano i BRICS (Brasile – Russia – India – Cina – Sudafrica) con l’obbiettivo di “…sviluppare gli strumenti per la creazione di un nuovo ordine mondiale che superasse il centralismo della dollarizzazione, promovendo la democrazia e l’eguaglianza nelle relazioni internazionali…”.

Finalmente, il 15 luglio del 2014, il mondo si rendeva conto del significato geopolitico dei BRICS quando i cinque paesi realizzavano il sesto Summit nella città brasiliana di Fortaleza discutendo: a) la promozione della crescita sostentabile, b) le perspettive per l’integrazione, c) lo sviluppo del commercio e del flusso di investimenti Sud-Sud.  Argomenti che furono messi in risalto dal presidente della delegazione cinese, Ma Zehua, che, in quell’occasione pronunciò un importante monito:” …Non dobbiamo permettere che barriere e ostacoli di vario tipo intralcino i nostri programmi privandoci della nostra visione per il futuro…”.

Per questo, nella riunione di Fortaleza fu deciso che i BRICS si impegnavano a creare due istituti finanziari: La Nuova Banca per lo Sviluppo (2) con un capitale di 50 miliardi di dollari e un Fondo di Emergenza (3) con un capitale di 100 miliardi di dollari da usare per superare i possibili effetti negativi provocati dalle crisi finanziarie.  In proposito la presidente del Brasile, Dilma Roussef, sottolineava:” …La nuova Banca è una alternativa per quanto riguarda le necessità di finanziamento in favore dei paesi in via di sviluppo che compenserà l’insufficienza del credito delle principali istituzioni finanziarie internazionali. In questo modo stiamo avanzando in direzione di una nuova architettura mondiale…”.   

Il motivo principale che spinse i BRICS a decidere, nel 2014, per la rapida creazione di questa Nuova Banca per lo Sviluppo fu la necessità di avere a disposizione una struttura protettiva, contrapposta alle politiche economiche e finanziarie dei paesi europei e degli Stati Uniti e quindi capace di promuovere operazioni finanziarie in favore dei paesi emergenti e in via di sviluppo. Per questo Vladimir Putin, presidente della Russia faceva notare che:” …Questa istituzione finanziaria sarà un mezzo estremamente poderoso per prevenire possibili difficoltà economiche. Nello stesso tempo contribuirà a definire i fondamenti per attivare i grandi cambiamenti economici a livello mondiale…”.

Per capire meglio la logica dei BRICS e, quindi la dinamica della Nuova Banca per lo Sviluppo è necessario ricordare che, nel 2013, il volume degli investimenti mondiali ha toccato i 1,5 trilioni di dollari (nel 2010 si arrivò a 2 trilioni), di cui 617 miliardi di dollari destinati a progetti in favore dei paesi in via di sviluppo. Di questi il 50% furono finanziati da Cina, India, Brasile e Russia. In secondo luogo, i BRICS, oggi, rappresentano 40% della popolazione mondiale e circa il 25% del PIL mondiale, le sue economie sono caratterizzate da una grande capacità produttiva nei settori primario, estrattivo e energetico, oltre ad essere grandi esportatori di prodotti manifatturati e di servizi.

Un contesto che ha permesso definire i BRICS “il nuovo soggetto politico del secolo XXI” non solo per il suo potenziale e la crescita economica, ma, soprattutto, per l’adozione di una agenda politica che nell’ambito internazionale si contrappone nettamente a quella del blocco storico del G6 (Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Francia, Germania e Giappone).

L’inaugurazione del NBS

Il primo luglio il Parlamento cinese ha approvato la creazione del Nuovo Banco per lo Sviluppo, che sarà inaugurata oggi a Mosca. Molto probabilmente nella prima settimana di agosto dovrebbe entrare in funzionamento anche il Fondo di Riserva dei BRICS, reso operativo con un capitale di 100 miliardi di dollari.

Commentando i risultati ottenuti, l’Itamaraty brasiliano (Ministero degli Esteri) diramava una nota in cui si specificava che:” …La Nuova Banca per lo Sviluppo sarà lo strumento adatto a promuovere la stabilità finanziaria internazionale, dal momento che il suo obbiettivo sarà quello di fornire risorse finanziarie a quei paesi membri dei BRICS che soffrono pressioni nella rispettiva bilancia dei pagamenti.  Sarà quindi un meccanismo che rinforzerà la fiducia degli agenti economici e finanziari mondiali e ridurrà il rischio di contagio in occasione di eventuali momenti di crisi che potranno toccare i settori economici dei BRICS…”     

Di un possibile nuovo mondo non più "dollarizzato" discuterà il Vice-prsidente della Commissione Affari esteri della Duma russa, Andrey Klimov con rappresentanti governativi di Cina, Sud Africa e Brasile in un convegno venerdì 10 luglio alla Camera dei Deputati.

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