I Ministri delle Finanze
europei hanno deciso di espropriare i clienti delle banche cipriote - è il
peggiore degli incidenti possibili all'interno dell'unione monetaria. Chi
continua ad affidare i propri risparmi ad una banca sud-europea deve essere
alquanto ingenuo.
E' stata senza dubbio la
decisione piu' stupida e pericolosa che i politici dell'Eurozona potessero
prendere. Con la decisione di far pagare prima di tutto i piccoli
risparmiatori ciprioti, i Ministri delle Finanze europei ci hanno riportato
nella fase acuta della crisi Euro. Perché ora i risparmiatori, non solo a Cipro
ma in tutto il sud-Europa, cercheranno in ogni modo di mettere i loro risparmi
fuori dalla portata degli stati. Ulteriori espropri forzati sono una certezza.
La minaccia è concreta anche in Spagna e Italia. L'assalto alle banche è
iniziato.
I risparmiatori ritirano i loro depositi
Non sono stati presi in considerazione i segnali economici
che una tale decisione avrebbe lanciato: il crollo dei mercati azionari, la
caduta dell'Euro, la corsa dei risparmiatori a ritirare i loro risparmi. E' una
reazione a catena.
Nel caso di Cipro - almeno temporaneamente - ci si è
accordati su di una debole progressività. I depositi sotto i 100.000 Euro sono
tassati con un'aliquota del 6.75 %, quelli superiori al 9.9%. E' uno scandalo
che il presidente cipriota Nikos Anastasiades si preoccupi solamente dei
depositi con importi elevati. Lui ovviamente non voleva far arrabbiare i
miliardari russi e far fuggire coloro che avevano scelto Cipro come porto
sicuro per il riciclaggio di denaro. E cosi' i piccoli risparmiatori hanno
dovuto colmare il buco nato dall'evidente solidarietà fra il presidente
Anastasiades e i criminali.
Reazione a catena, dopo Cipro, la Grecia, il Portogallo,
la Spagna e poi l'Italia
Le banche sono in difficoltà anche in Italia, Spagna,
Portogallo e Grecia. Questi stati sono troppo deboli per garantire
l'assicurazione sui depositi in maniera credibile. In Spagna già si parla di
una partecipazione dei piccoli risparmiatori. Alla prossima opportunità si
tirerà fuori dal cassetto il modello Cipro e si chiederà ai risparmiatori di
passare alla cassa. Chi non ritira il proprio denaro dalle banche sud-europee,
è davvero un ingenuo.
Per ripristinare la fiducia dopo questo strappo, si dovrebbe
fare un passo che a Berlino invece si vuole evitare. Si dovrebbe introdurre una
garanzia sui depositi a livello europeo, soprattutto senza clausole scritte con
caratteri piccoli. Non penso che il governo attuale sia disponibile. Non posso
nemmeno credere che un governo guidato dalla SPD sarebbe pronto a farlo.
E siamo di nuovo al punto in cui eravamo la scorsa estate,
prima che Mario Draghi calmasse i mercati. Abbiamo di nuovo una reazione a
catena, da Cipro verso la Grecia, poi il Portogallo, dopo la Spagna e quindi
l'Italia.
E siamo di nuovo ad un bivio, uno di quelli che Angela
Merkel voleva evitare. O facciamo un passo in avanti verso una vera unione
bancaria - oppure un passo indietro via dall'Euro. Naturalmente non faremo né
l'uno né l'altro, si cercherà ancora una volta di aspettare. E con ogni ritardo
il conto sarà sempre piu' salato.
Si avvicina il giorno in cui l'Euro potrà essere difeso solo
con i panzer. E allora non varrà piu la pena difenderlo.
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