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Abbiamo dimenticato di combattere per la libertà e di sognare l’indipendenza. Bisogna trovare il coraggio di abbandonare repentinamente, senza più tentennamenti, il nostro bieco egoismo e le maschere sociali che indossiamo ogni giorno. Ci vuole sacrificio. Mollate mouse e tastiera e scendete in piazza. Per cominciare, basta uno slancio di altruismo: paralizziamo pacificamente lo Stivale per approdare alla democrazia.

Articolo di Gianni Lannes | Link [1]
Immagine dal sito sciemilano.blogspot.it[2]
Immagine dal sito sciemilano.blogspot.it [3]
Ieri sera (mercoledi 9 gennaio 2013, dalla ore 19 alle ore 19,30), mentre ero in diretta telefonica con una nota Radio italiana, ignote, reiterate e potenti interferenze militari nell’etere hanno impedito che rivelassi agli ascoltatori,  quello che ho recentemente scoperto sulla genesi artificiale dei terremoti nell’Italia e nel mondo, causati dal gendarme planetario USA, con beneplacito di chi governa per conto terzi l’Italia, ovvero il nostro Paese.
Ebbene, anche se questo diario pubblico non ospiterà mai più una mia inchiesta giornalistica, posso scrivere e sottoscrivere che il sisma che ha colpito L’Aquila il 6 aprile 2009, causando 305 morti, ha un’origine bellica, alla stregua di quello che ha devastato in primavera parte dell’Emilia, e fa tremare l’Italia del Sud, soprattutto la Calabria.  In ogni caso tornerò ad affrontare questo tema sabato 12 gennaio alla radio iraniana Irib (http://italian.irib.ir/radioislam/ [4]). I padroni Usa e i loro manutengoli locali, potranno anche abbatterci fisicamente, ma non potranno mai estirpare le idee libere. Siamo al “redde rationem” dopo l’8 settembre del 1943 (le clausole segrete dell’armistizio di Cassibile e di Malta).
Sulla pelle del popolo italiano passano quotidianamente ed impunemente, le nefaste operazioni della Nato, eseguite puntualmente sulle nostre teste, sotto i nostri piedi e davanti ai nostri occhi. Su la testa: l’aerolterapia bellica va in onda ogni giorno. Si tratta di esperimenti segreti di geoingegneria.
Il più grande dei fondamentalismi è la retorica della guerra giusta, che poi diventa guerra umanitaria e infine guerra infinita. Ne sanno almeno qualcosa gli oltre 3 mila militari tricolore ammalati gravemente a causa della cosiddetta “sindrome del Golfo” (alla voce inquinamento chimico e nucleare). La rapina neo coloniale ed il traffico di armi tra Stati sono i pilastri fondamentali su cui si regge il nostro amato benessere. Vero sua santità Ratzinger? Chiediamo alle banche (compreso lo Ior) che surrogano questi affari sporchi, a cui Monti ha regalato denaro pubblico sottratto al popolo italiano?
Ma come mai in Italia, quelli che vogliono le guerre in nome dei diritti umani, sono sempre gli stessi al governo che poi i diritti li sopprimono nei luoghi di lavoro?
Oggi il Belpaese soffre di un tasso di analfabetismo funzionale che sfiora il 70 per cento, secondo gli studi del professor Tullio De Mauro. Questo significa che larga parte della popolazione non comprende appieno il senso delle parole che dice o che legge, nonostante sappia leggere e scrivere almeno in teoria o sulla carta. La tecnologia, forse, ci porterà lontano, ma nel frattempo non c’è più nessuno che parla l’italiano. Cosa dire del consociativismo mentale dominante e del conformismo dilagante?
Schiacci un tasto sul computer e generi dal nulla soldi fasulli via etere! Ci ritroviamo con un debito pubblico superiore a 2 miliardi e rotti di euro. Ma con chi? In particolare contratto quando, e con quale mandato?
Appartenere ad una nazione non significa esibire il passaporto o la carta d’identità, bensì essere liberi, sovrani. Soprattutto essere una comunità di destino, prendere in assoluta autonomia e indipendenza le proprie decisioni. In altri termini, vuol dire avere innanzitutto sovranità politica e monetaria, proprio quello che manca all’Italia.
Il mercato globale è il partito delle multinazionali. Non lasciatevi intruppare dai soliti nomi sotto mentite spoglie e dagli ultimi salvatori della patria spuntati dal nulla, ammantati addirittura dalle toghe. Ma non avete capito che siamo tutti immersi in una farsa? E’ tutto calcolato, deciso a monte, anche le finte lotte partitiche di destra, centro e sinistra. Sono solo letame negli occhi perché il popolino si scanni tifando l’uno o per l’altro, Grullo & Cas compreso, mentre è già stato tutto preventivato e deciso, inclusa la crisi finanziaria. Tutto stabilito a tavolino sulle nostre teste, come al solito, dai padroni del vapore.
Per la cronaca: ben tre compagini “politiche”  mi hanno offerto un posticino in Parlamento. La mia risposta è NO GRAZIE: non partecipo ad elezioni truccate e scontate! Questa volta non voto, ma conto.
Ora è d’obbligo citare un giurista di fama, Gunnar Myrdal: “La principale caratteristica di uno Stato di diritto consiste nel fatto che l’esercizio del potere sia sottoposto alla legge. Quando la violazione della legalità da fenomeno marginale diventa l’in sé del sistema, la struttura dello Stato di diritto ne resta sconvolta”.
Per dirla con il padre costituente Giuseppe Dossetti: “Quando i poteri pubblici violano le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all’oppressione è un diritto e un dovere del cittadino“.
A proposito de IL GRANDE FRATELLO: il 17 gennaio sarò a Milano (ore 20,30 presso la Società Umanitaria in via San Barnaba 48), mentre il giorno seguente a Bergamo (ore 20,30 nell’Auditorium Borgo Santa Caterina annesso al liceo Mascheroni).
Abbiamo dimenticato di combattere per la libertà e di sognare l’indipendenza. Bisogna trovare il coraggio di abbandonare repentinamente, senza più tentennamenti, il nostro bieco egoismo e le maschere sociali che indossiamo ogni giorno. Ci vuole sacrificio. Mollate mouse e tastiera e scendete in piazza. Per cominciare, basta uno slancio di altruismo: paralizziamo pacificamente lo Stivale per approdare alla democrazia.

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