la guerra Ambientale in Atto


ianni Lannes: Scritto da Nicoletta Forcheri 
Aprile 2012

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Tromba d’aria sull’ILVA
Posted By Nicoletta Forcheri 

Da youtube, oggi 28 novembre 2012:
Una tromba d’aria mai vista, ha puntato il porto industriale di Taranto ed ha alzato ingenti materiali dal terreno…Ha poi proseguito la sua corsa devastando ciò che trovava lungo il suo cammino. Infatti si vede un lampo provocato da eventuali danni ad apparati elettrici. Ha puntato l’Ilva e l’ha COLPITA IN PIENO…Pare abbia danneggiato una torre alta 80 m…Ora si sentono molte ambulanze dirette sicuramente all’interno del polo industriale per prestare i primi soccorsi…UNA COSA DEL GENERE IO NON L’HO MAI VISTA…Spero solo che nessuno si sia fatto male…
Adesso invece butto qua questa notizia tratta dal sito Peacelink – mi raccomando è richiesto di non unire i puntini tra base NATO, ILVA di Taranto, tromba d’aria e ingegneria climatica!!!
Fonte: http://www.peacelink.it/disarmo/a/3030.html [1]
Quello che gli americani gia’ sanno e che gli italiani non devono sapere

Taranto è diventata base Nato ed é candidata ad ospitare un comando Usa

Presentiamo i documenti non secretati del Pentagono e informiamo i parlamentari su cio’ che il governo non ha detto loro.
8 febbraio 2004 – Associazione PeaceLink
Presso la sede del Wwf di Taranto – in un’apposita conferenza stampa – PeaceLink presenta ai giornalisti i documenti non secretati del Pentagono che attestano la trasformazione della base navale di Taranto in Base NATO.
Sono informazioni mai comunicate al Parlamento, frutto di ricerche incrociate realizzate su Internet da un gruppo di mediattivisti.
Taranto è sede di una base nazionale della Marina Militare Italiana ma dalla metà degli anni Ottanta vi è stato un ampliamento in “zona Chiapparo” finanziato in parte da fondi Nato.
La mappa del porto di Taranto, tratta da un sito militare Usa. [3]
La mappa del porto di Taranto, tratta da un sito militare Usa.

Dalla fine del 2002 Taranto è comando Nato con la sigla COMITMARFOR, guidato dal Contrammiraglio Maurizio Gemignani, ma solo recentemente lo staff multinazionale della Nato ha cominciato ad essere operativo al 100%.
La foto che pubblichiamo (tratta dal sito www.analisidifesa.it) [4] è proprio un’immagine di questo centro di comando Nato che sta operando a Taranto.
Il sistema C4i nel comando Nato COMITMATFOR di Taranto. Fonte: www.analisidifesa.it
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In passato vi erano stati vari interventi del movimento pacifista per denunciare una variazione dello status militare della base. Ma dai vertici politico-militari non sono giunte ufficiali conferme circa il nuovo status NATO della base, solo smentite”, spiegano gli attivisti di PeaceLink, un’associazione telematica che ha inserito tutto il dossier sul sito.
Ma la cosa che suscita forse maggiore scalpore è stata la conferma che Taranto – acquisendo il nuovo status di base della Nato, la più grande del Mediterraneo – diventa l’unico “Headquarters” (Quartier Generale) della NATO candidato ad ospitare la flotta americana che dal 2005 si dovrebbe trasferire da Gaeta per trovare una sistemazione più avanzata a sud-est.
Mappa dei porti italiani: Taranto è sede candidata della flotta Usa che sarà trasferita da Gaeta. [6]
Mappa dei porti italiani: Taranto è sede candidata della flotta Usa che sarà trasferita da Gaeta.
CHIUDI [5]

Questa ipotesi, ventilata negli scorsi giorni dal senatore Francesco Cossiga e dall’onorevole Massimo Ostillio, trova così una conferma nei documenti ufficiali del Pentagono che attestano la costituzione a Taranto di una “High Readiness Force” (comandi proiettabili ad alta prontezza) di tipo navale, che si va ad affiancare ad una “High Readiness Force” di terra ubicata a Milano in un apposito nuovo quartier generale della Nato.
A Taranto da poche settimane è operativo al 100% un comando Nato denominato COMITMATFOR. Su Internet abbiamo trovato la foto di questo centro di comando.

La documentazione presentata da PeaceLink contiene l’intera mappa della nuova Nato in Europa e smentisce le voci di una possibile destinazione della Sesta flotta Usa in Turchia per assenza, allo stato attuale delle cose, di comandi navali della Nato certificati HRF (High Readiness Force).
La mappa del Pentagono è chiara: l’unica sede candidata ad accogliere la Sesta Flotta Usa nella sua veste di comando Nato, denominato COMSTRIKFORSOUTH, è Taranto.
Nei giorni scorsi erano giunte smentite dal Governo Italiano e dal comandante americano Shelanski, in visita a Taranto con la nave comando Usa LaSalle.
PeaceLink è conosciuta per aver ottenuto nel 2000 il piano di emergenza nucleare per Taranto e per aver scoperto, esibendo documentazione non secretata del Pentagono, l’installazione nella base di Taranto del sistema americano di comando e spionaggio satellitare C4i.

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