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LA SPAGNA É TECNICAMENTE FALLITA. EGON JONES LA DECLASSA A “CC”. PRESTO L’ITALIA.

 bomba atomica hiroshima4 LA SPAGNA É TECNICAMENTE FALLITA. EGON JONES LA DECLASSA A CC. PRESTO LITALIA.
    Ancora il 19 settembre fonti della massima autorevolezza avevano assicurato il mondo che credito sovrano della Spagna difficilmente sarebbe stato declassato a “non investment grade“.
    Tuttavia, il 28 settembre mattino, nel più completo silenzio stampa dei media nostrani, la società indipendente di rating Egon Jones ha declassato la Spagna a “CC”, qualcosa di meno di “non investment grade: é il rating delle nazioni fallite, che inibisce ogni tipo di investimento nei titoli da esse emessi. La motivazione é lunga ed articolata, ma tra i principali motivi della decisione figurano l’illiquidità, la spesa fuori di controllo, il fallimento delle Regioni, la crisi bancaria molto, ma molto più grave di quanto gli stress test vogliano ammettere, l’impossibilità nei fatti che l’Europa possa “salvarla“, non essendo disponibili mezzi sufficienti.Massimamente ha pesato l’incapacità del Governo spagnolo a ridurre drasticamente le spese pubbliche ed il personale delle pubbliche amministrazioni.


    Questo spiega il motivo per cui il Governo spagnolo si é deciso solo alla fine, con l’acqua alla gola, ad apportare tagli alla spesa pubblica: troppo pochi e troppo tardi.Tagli omeopatici, laddove sarebbe servita la mannaia del boia, sempre che poi si sia ancora in tempo.
    Il figliol prodigo rinsavì solo dopo aver dilapidato tutto il suo grande patrimonio in banchetti e prostitute: ridottosi alla fine alla fame più nera, ad invidiare i porci ai quali venivano date da mangiare delle carrube, allora decise di tornare a casa. Solo che, nel caso della Spagna, non esiste Padre da cui tornare, che ti sfami.
    Considerazioni.
    Il silenzio della stampa italiana é del tutto eloquente.
    I grandi giornali ed i media tacciono, come se il loro silenzio rendesse inesistente tale notizia.
    Non possiamo non rimarcare anche i continui attacchi dei quali siamo stati fatti oggetto da parte di molti Commentatori su queste colonne. Adesso la crudezza dei fatti dimostra in modo inequivocabile quanto fossero in mala fede ed incapaci di vedere la realtà per quello che era: insomma, degli imbecilli, la cui mente farcita di cascami di ideologie era sempre più scollata dalla realtà, lasciandoli vivere un delirio schizofrenico di beata sufficienza.
    Ma come sarebbe possibile investire ad arte il proprio denaro, traendone leciti guadagni, se non si é capaci di distinguere la realtà dei sogni patologici?
    Adesso la realtà ha sfondato a calci la porta e si staglia in tutta la sua crudezza.
Quindi prepariamoci: tra poco sarà il turno dell’Italia.
Non illudetevi!
Non fatevi nessuna illusione.
Nessuno qui se la caverà a buon mercato.
   Tuttavia, rallegriamoci. Morto lo statalismo, l’unico futuro concepibile é l’instaurazione di un sano capitalismo, e qualcosa, lentamente, forse potrà essere ricostruito. Sarà il momento in cui coloro che adesso sono bollati essere “evasori” saranno osannati perché hanno conservato qualche ricchezza per finanziare la ricostruzione. Saranno i salvatori della patria. Assisteremo alla nascita dell’epoca in cui «chi non lavora (e fa il troll nei siti seri) non mangia».
    Tutti i saccenti comunisti, socialisti, socialdemocratici e tutti gli statalisti che ci hanno afflitto con le loro ubbie, strenui difensori delle pubbliche amministrazioni, del centralismo amministrativo, della gestione pianificata statale, dei burocrati e dei funzionari, saranno almeno stati sufficientemente scaltri da farsi uno short sull’Ibex? Dubitiamo profondamente di no.

   Per la cortesia del dr. Otello Giradi, che ringraziamo di cuore, riportiamo l’andamento dell’Ibex aggiornato a questa mattina: il target sembrerebbe essere 2,800 (sic).
2012 09 29  IBEX 351 650x487 LA SPAGNA É TECNICAMENTE FALLITA. EGON JONES LA DECLASSA A CC. PRESTO LITALIA.
Per cortese concessione del dr. Otello Girardi.


    LONDRA, 19 settembre (Reuters) – Il merito di credito sovrano della Spagna difficilmente verrà ridotto a “non investment grade” nel prossimo futuro.
    Lo ha detto a Reuters Television Moritz Kraemer, responsabile dei rating EMEA di Standard and Poor’s.
    “Ci sembra improbabile che il rating scenda a non-investment grade nel prossimo futuro. Ovviamente il futuro è incerto, le sfide sono enormi e politicamente molto difficili da superare”, ha detto Kraemer in un’intervista.
    “Ma, in questo momento, in particolare con quello che abbiamo visto da parte della Bce, le precondizioni per il successo sono in qualche modo superiori rispetto a un mese fa”.
    L’agenzia di rating attualmente valuta la Spagna ‘BBB+’, tre gradini sopra il giudizio “junk”.

    Deutsche Wirtschafts Nachrichten. 2012-09-28. Ratingagentur Egan Jones stuft Spanien auf Junk-Status.
    Der angeschlagene Bankensektor und die hohe Verschuldung der autonomen Regionen wird Spanien „unweigerlich“ dazu zwingen, noch mehr Geld aufbringen zu müssen, begründet die Ratingagentur ihre Entscheidung. Ende des Monats wird auch ein Rating von Moody’s erwartet.
    Mangelnde Bemühungen kann man der spanischen Regierung nicht vorwerfen. Insgesamt will Spanien den Haushalt für 2013 mittels Kürzungen und Steuererhöhungen um insgesamt etwa 40 Milliarden Euro erleichtern (hier). Aber die Schwierigkeiten, vor denen das Land steht, sind groß. Heute will die Regierung die Ergebnisse des Banken-Stresstests vorlegen und am Donnerstag meldete sich die fünfte Region, die Staatshilfe benötigt (mehr hier).
    Aus diesem Grund hat die Ratingagentur Egan Jones die Kreditwürdigkeit Spaniens am Donnerstagabend von CC+ auf CC gesenkt: Junk-Status. Zur Begründung gab die Ratingagentur an, Spanien werde unweigerlich zusätzliches Geld aufbringen müssen, um einen Teil seines Bankensektors und schwache Regionen zu stützen. Dies dürfte für weiter steigende Zinssätze sorgen. Bis Ende des Monats wird zudem ein Rating für Spanien von der Ratingagentur Moody’s erwartet.

    La Stampa. 2012-09-22. Spagna: Egan Jones taglia rating.
    L’agenzia Egan Jones ha tagliato il rating sulla Spagna da CC+ a CC. In giornata Moody’s dovrebbe concludere la revisione sul rating iberico, con il rischio concreto che Madrid possa perdere il rango “investment grade”.
(SF)

    4Trading It. 2012-09-28. La manovra spagnola.
    Nuova manovra lacrime e sangue per la Spagna. Il governo di Mariano Rajoy ha varato la finanziaria 2013 che prevede infatti tagli alla spesa per oltre 35 miliardi e risparmi nella spesa pensionistica. Risparmi che dovrebbero basarsi su un lieve aumento dell’età pensionabile che passerà (entro la fine dell’anno) da 65 a 67 anni in modo graduale per entrare a regime solo tra 15 anni.
    Le entrate fiscali aumenteranno  l’anno prossimo del 3,8% rispetto al 2012. Il ministro del Tesoro Cristobal Montoro ha spiegato che le nuove misure fiscali consentiranno di aumentare le entrate di 4,7 miliardi nei prossimi due anni. La spesa dei ministeri sarà ridotta invece dell’8,9% nel 2013 e le entrate fiscali aumenteranno del 3,8% l’anno prossimo rispetto al 2012 L’esecutivo ha annunciato anche la creazione di un’autorità indipendente per il controllo del bilancio.
    Il vice primo ministro Soraya Saenz de Santamaria ha detto che il nuovo piano di bilancio si incentrerà sui tagli di spesa piuttosto che sull’aumento delle tasse. Il 58% dei risparmi deriverà dai tagli e il restante 42% da un aumento delle entrate. Le voci di spesa che saranno aumentate, ha spiegato il vice primo ministro nonchè portavoce del governo, sono “le pensioni, i fondi scolastici e gli interessi sul debito”.
    Intanto sui mercati, tiene banco il tema della richiesta di aiuti di Madrid alla Troika Fmi-Ue-Bce. Secondo Nicolò Nunziata di J&C Associati “nel caso Rajoy non dovesse chiedere gli aiuti, lo spread spagnolo potrebbe salire anche in area 800 e a quel punto la Spagna sarebbe costretta a cedere”. Anche perché la situazione continua ad essere critica. Ad agosto è proseguita infatti la fuga di capitali dalla Spagna, seppure a ritmi meno intensi che a giugno. Secondo quanto comunicato dalla Bce, i depositi bancari spagnoli sono calati dell’1% ad agosto a 1.492 miliardi di euro, contro i 1.509 miliardi di luglio, toccando il livello più basso dall’aprile 2008. E, secondo quanto ha rivelato il ministro regionale del Bilancio, la regione della Castiglia La Mancia è pronta a chiedere 848 milioni di euro di aiuti al fondo nazionale di salvataggio. Si tratta della quinta regione spagnola costretta a rivolgersi a Madrid per aiuti, dopo la Catalogna, Valencia, Murcia e l’Andalusia.

   Wall Street Journal. 2012-09-29. Spain Warns of Wider Budget Gap.
    MADRID—The Spanish government Saturday said the effort to clean up an ailing banking system will have a big impact on its finances, widening its budget gap and increasing its debt load.
    Budget Minister Cristobal Montoro said the government forecasts its budget deficit will stand at 7.4% of gross domestic product this year. Excluding the impact of measures to help banks to digest a massive pile of toxic real-estate assets, he said Spain will comply with the deficit target of 6.3% of GDP for 2012 it has committed to with the European Union.
    The new budget projections come at a time of uncertainty about the country’s solvency amid soaring borrowing costs. Many analysts expect the government’s effort to lower a budget gap to below the 3%-of-GDP limit for EU countries by 2014 to go off track also because of a deep recession that is pushing the unemployment rate to a record high of almost 25%.
    In June, the country asked for up to €100 billion ($128 billion) in aid from the EU to clean up its ailing banking system.
    Spanish authorities estimate the country might need around €40 billion of the EU credit line, after an independent audit of the banking system released on Friday showed a capital shortfall of €53.75 billion. But as the country’s borrowing costs remain at unsustainable levels, the Spanish government might soon be forced to ask for another bailout to help meet its own financing needs.
    Madrid aims to lower its budget deficit to 4.5% of GDP in 2013 and to 2.8% in 2014 after raising taxes and imposing wide-ranging austerity measures.
    Mr. Montoro said at a news conference in Parliament to present next year’s budget plan that Spain’s government aid to its ailing banking system also widened last year’s budget deficit to 9.44% of GDP, up from the previously reported 8.96% of GDP.
    The government’s debt load will also jump this year and next, Mr. Montoro added. Spain’s debt-to-GDP ratio will rise to 85.3% in GDP in 2012 and to 90.5% in 2013. Earlier this year, the government forecast a debt-to-GDP ratio of around 80% for this year. In its 2013 budget plan, the government said the sharp debt increase takes into account the up-to-€100 billion EU bailout for the country’s banks, Spain’s contribution to bailouts for other euro-zone countries and the financing of subsidized electricity tariffs.

    Wall Street Italia. 2012-09-29. La Spagna chiede prestiti per 207 miliardi.
   Drammatica svolta in Europa, la Spagna chiedera’ nel 2013 prestiti per 207,2 miliardi di euro. Madrid sta quindi per aumentare a dismisura il proprio debito pubblico, come ha annunciato oggi il ministro del bilancio spagnolo. Il premier Mariano Rajoy, uomo di fiducia di Bruxelles come lo e’ Mario Monti per l’Italia, e’ stato spinto a chiedere il salvataggio all’ESM invece di finanziarsi sul mercato tramite emissione troppo onerosa di bond.
    Il test Spagna, secondo la maggior parte degli osservatori, nonostante i dinieghi ufficiali sara’ seguito in un secondo momento dall’Italia, il vero pericolo per il mercato globale, poiche’ Roma ha un debito pubblico di circa 2 trilioni di euro, oneri finanziari superiori ai 100 miliardi annui, mentre il paese e’ in piena recessione e i consumi sono crollari al livello degli anni ’70.
30 settembre 2012Di Giuseppe Sandro Mela Giuseppe Sandro Mela.

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