HSBC, LA PIU’ GRANDE ‘’LAVATRICE’’ DEL MONDO!

 - LA COMMISSIONE DI INDAGINE DEL SENATO DI WASHINGTON RIVELA MOVIMENTI SOSPETTI PER DECINE DI MILIARDI DI DOLLARI SUI CONTI DELL’ISTITUTO LONDINESE - DAI NARCOS AI TERRORISTI ISLAMICI, DALL’IRAN AI RUSSI, CHIUNQUE AVEVA QUALCHE TRILIONE DA RIPULIRE E’ RIUSCITO A FARLO TRANSITARE SUI CONTI DI HSBC - REAZIONE COMICA DELL’EX PRESIDENTE GALLAGHER: “AVREMMO POTUTO FARE DI PIU’..”

Maurizio Molinari per "la Stampa"
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Narcos messicani, terroristi iraniani, jihadisti sauditi e trafficanti russi hanno avuto accesso al mercato dei capitali americani grazie alla Hsbc, la seconda banca del mondo e la prima d'Europa. L'esplosivo atto d'accusa è contenuto nel rapporto della Commissione permanente di indagine del Senato di Washington ed è stato reso pubblico ieri dai senatori Carl Levin e Tom Coburn nel corso di una rovente seduta che ha visto l'ex vicepresidente della banca, Michael Gallaher, chiedere «scusa» per «i gravi errori commessi che potevano essere evitati».

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Il rapporto è frutto di un anno di lavoro del Congresso sui flussi di denaro transitati attraverso i conti di Hongkong and Shangai banking corporation limited, e delle sue affiliate, negli Usa negli ultimi anni. Ciò che ne emerge è l'estrema vulnerabilità alle infiltrazioni criminali del mercato finanziario degli Stati Uniti.
HSBC Bahrain Patick Gallagher CEOHSBC BAHRAIN PATICK GALLAGHER CEO
A dimostrarlo è il fatto che una filiale messicana della banca fra il 2007 e il 2008 trasferì su conti americani circa 7 miliardi di dollari «probabilmente frutto di vendita di stupefacenti negli Stati Uniti» mentre in un'altra occasione «due banche affiliate inviarono circa 25 mila transazioni per un totale di 19,4 miliardi di dollari nell'arco di sette anni nascondendo il fatto che questi soldi arrivavano dall'Iran» costituendo dunque una violazione delle sanzioni americane e internazionali.
Pagina dopo pagina, il rapporto accusa la Hsbc presieduta da Douglas Flint - di aver «aggirato le regole vigenti designate a bloccare transazioni con terroristi, signori della droga e regimi canaglia» consentendo di far arrivare finanziamenti a banche in Arabia Saudita e Bangladesh «collegate a gruppi terroristi internazionali» come a far accedere a Wall Street «290 milioni di dollari in travelers cheques evidentemente sospetti» appartenenti a «individui russi che affermavano di lavorare nel business delle auto usate».
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L'atto d'accusa senza precedenti investe anche le autorità americane preposte al controllo sulle transazioni finanziarie come l'Office of the comptroller of the currency che non verificò passaggi di valuta per «60 trilioni di dollari» sebbene arrivassero da «17 mila conti sospetti» venendo così meno alla missione di bloccare il riciclaggio di denaro di provenienza illecita. Il rapporto segue di pochi giorni le dure prese di posizione del Congresso di Washington sulle ammissioni di Jamie Dimon, ceo di JPMorgan, in merito alla manipolazione dell'indice Libor per gli scambi interbancari, fissato a Londra, lasciando intendere la volontà di Washington.
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La reazione di HSBC alle imbarazzanti rivelazioni è prima arrivata con un comunicato nel quale ammette di «aver mancato in alcune occasioni di rispettare gli standard dei regolatori e della clientela» e poi, ieri, con l'ex presidente Gallagher intervenuto in commissione: «E' evidente che avremmo potuto fare di più e che avremmo potuto farlo più velocemente». Per il sottosegretario al Tesoro David Cohen, che ha affiancato il Congresso nelle indagini, «è evidente che dobbiamo rendere più efficaci i controlli sull'operato delle banche nel nostro Paese», americane o straniere poco importa.

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