Finalmente qualcuno!

Barnard dai carabinieri: ho denunciato Monti e Napolitano

Attentato contro l’integrità e l’indipendenza dello Stato, associazione sovversiva e cospirazione politica. E poi: usurpazione di potere, attentato contro la Costituzione e contro i diritti politici del cittadino. Nomi e cognomi dei denunciati: nientemeno che il premier Mario Monti e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Oggi, alle ore 18,50 – scrive Paolo Barnard l’8 aprile – presso la caserma dei Carabinieri di via Paolo Poggi 70 a San Lazzaro di Savena, ho denunciato il Golpe Finanziario e i suoi golpisti italiani». Primo ministro e Capo dello Stato, accusati personalmente di infedeltà alle istituzioni: un atto fortemente simbolico, attraverso il quale il giornalista e saggista formalizza la sua denuncia contro il “sequestro” della sovranità nazionale per via monetaria, esplicitato lo scorso febbraio al summit di Rimini insieme ai professori americani della Modern Money Theory.
L’autore del dirompente saggio “Il più grande crimine”, che denuncia il “golpe” finanziario dell’élite mondiale culminato con l’imposizione di una Paolo Barnard “moneta straniera” come l’euro, in un’Europa dominata da istituzioni non-democratiche praticamente all’insaputa dei popoli europei, si rivolge direttamente alla magistratura italiana per tentare di contrastare quello che giudica un “colpo di Stato” ai danni della democrazia italiana, ultimo atto di un processo partito da molto lontano: la vendetta storica delle vecchie élite pre-democratiche, spodestate e private degli antichi privilegi nel dopoguerra, e ora decise – attraverso la potentissima leva della finanza – a sottomettere liberi cittadini al ricatto della nuova povertà, imposta con crisi artificiali create a tavolino, come quelle dei debiti sovrani. «Da oltre dieci anni – scrive Barnard – io denuncio il Vero Potere e i suoi crimini. Da due anni scrivo e dimostro che siamo ora vittime di un vero Golpe Finanziario criminale e che alcuni politici italiani ne sono corresponsabili. Partii accusando di golpismo i governi tecnici degli anni ’90, poi Prodi e D’Alema, e infine Napolitano e Monti oggi». 

A partire dal Trattato di Maastricht, scrive Barnard nella denuncia consegnata ai carabinieri,  al nostro Paese, inteso come popolo sovrano, è stato imposto di consegnare le sue primarie sovranità nelle mani di organismi esterni alla Repubblica Italiana e non eletti dagli italiani: questo ha comportato danni immensi alla democrazia e ai nostri diritti. Con l’ingresso dell’Italia nell’Eurozona e la perdita della sovranità monetaria, l’inizio della fine: la trappola della Bce che detiene l’euro, il rovinoso Trattato di Lisbona del 2007, il Fiscal Compact del marzo 2012. Il nostro destino non è più nelle nostre mani: decidono per noi la banca centrale di Francoforte, la Commissione Europea, il Fondo Monetario Internazionale, i mercati di capitali privati. «Tali organismi esterni sono di comprovata struttura e composizione prettamente oligarchica e privi di alcun fondamento democratico, sono controllati da speculatori finanziari privati per cui conto agiscono nel senso della spoliazione del bene comune dei popoli europei. Tutto ciò è avvenuto senza che i popoli europei, né quello italiano di cui qui mi occupo, vi abbiano mai manifestato il loro espresso e formale consenso».
In particolare, a partire dagli eventi del 12-16 novembre 2011 con la deposizione del governo Berlusconi, per culminare con la firma del “Patto di Stabilità” del 2 marzo 2012, il presidente della Repubblica, il governo Monti e i membri del Parlamento «hanno permesso ed attuato, allo scopo manifesto di facilitare i programmi oligarchici delle élite finanziarie di cui sopra, un ulteriore chiaro sovvertimento dell’ordine democratico e repubblicano», continua Barnard, che indica la data-chiave del 12 novembre 2011, quella della caduta del «governo legittimamente eletto dagli italiani». Una “destituzione”, che secondo il giornalista – già collaboratore di Santoro e inviato di punta di “Report” – è avvenuta «in modo del tutto anomalo e totalmente al di fuori dai principi e dalle norme previste nel nostro ordinamento, nonché in aperta violazione della Costituzione italiana». Secondo Barnard, il governoBerlusconi è stato Giorgio Napolitano con Mario Draghi«illegittimamente sostituito con un ‘soggetto’ che rappresenta, già solo nella persona del Presidente del Consiglio Mario Monti, una chiara espressione della già citata oligarchia».
Non è un caso, aggiunge il giornalista, che dall’entrata nell’Eurozona l’Italia sia stata privata della propria sovranità in materia di politica monetaria, fiscale e sociale: «Si ricorda, fra i tanti esempi, che il governatore attuale della Bce, Mario Draghi, è espressione di un inammissibile conflitto d’interessi essendo contemporaneamente membro del “Group of 30”, espressione delle oligarchie bancarie speculative internazionali che proprio la Bce dovrebbe controllare e regolamentare». L’intera struttura monetaria dell’Eurozona, creata dalle oligarchie speculative europee lungo un periodo di almeno 75 anni, secondo Barnard «ha consegnato l’Italia nelle mani del ricatto devastante dei Mercati dei Capitali finanziari, che oggi sono l’unica fonte di approvvigionamento di moneta (Euro) per lo Stato italiano al posto della sua legittima sovranità di emettere moneta (Lira)».
La “trappola” dall’Eurozona «comporta la totale resa dello Stato ai voleri di codesti Mercati, che possono ricattare lo Stato con la privazione arbitraria dei finanziamenti essenziali alla Funzione Pubblica italiana attraverso l’arma dell’innalzamento oltre ogni sostenibilità dei tassi d’interesse sui Titoli emessi dal nostro Tesoro, e con l’innalzamento oltre ogni sostenibilità dello Spread». Tutte azioni, aggiunge Barnard, che hanno il potere di sospingere l’Italia a un “default disordinato” dalle catastrofiche conseguenze sociali ed economiche. «Risulta evidente come questo rappresenti in sé un’arma di minaccia e di controllo nelle mani dei Mercati dei Capitali finanziari non eletti dagli italiani impossibile da contrastare, quindi in grado di paralizzare ogni esercizio della sovranità parlamentare e governativa italiana, per cui ne deriva il totale azzeramento delle sovrane facoltà di Governo e di libero esercizio della funzione legislativa del Parlamento italiano».
Per Barnard, si delinea quindi un autentico golpe finanziario ai danni dell’Italia, «scientemente appoggiato da un’intera classe politica italiana, fra cui Mario Monti in primis». Se le vittime sono i paesi dell’Unione Europea e in particolare dell’Eurozona, sono numerosi gli «esecutori del piano anti democratico di spoliazione delle sovranità monetarie e costituzionali», e fra questi Monti e Draghi: entrambi – segnala Barnard nella sua denuncia ai carabinieri – «sono o sono stati membri di gruppi di potere oligarchico di comprovata tendenza anti democratica Neoliberista, Neoclassica e Neomercantile come la Trilateral Commission, il gruppo Bilderberg, l’Aspen Institute, il “Group of 30”». Il “golpe finanziario”, inoltre, procede «con prepotente e sfacciata violazione della Carta Costituzionale» grazie al pieno appoggio di potentissime lobby come “Business Europe”, la “European Il Capo dello Stato col premier Mario MontiRoundtable of Industrialists”, il “Liberalization of Trade in Services” e il “Transatlantic Business Dialogue”. Tutte sigle che la maggior parte degli italiani non ha mai sentito neppure nominare.
Paolo Barnard punta il dito contro il Quirinale: Napolitano «ha di fatto acconsentito che per mezzo del sopraccitato e criminoso ricatto monetario» un governo legittimamente eletto dagli italiani fosse deposto, e che «il Parlamento italiano fosse messo nelle condizioni di abdicare in toto alla propria sovranità e di acconsentire sotto minaccia da parte dei Mercati dei Capitali all’insediamento a Palazzo Chigi di un Presidente del Consiglio illegittimo ed espressione del volere oligarchico dei Mercati, portatore quindi in Italia di politiche economiche distruttive e criminose». Così facendo, secondo la denuncia, il presidente della Repubblica «abdicava totalmente alle sue funzioni di estremo difensore dell’ordine costituzionale e democratico italiano», configurando in tal modo le gravissime ipotesi di reato che Barnard ora segnala.
«Il costrutto criminoso di cui si parla – aggiunge il giornalista, a titolo di aggravante – è interamente volto al profitto di oligarchie private, il cui preciso interesse è di distruggere le conquiste democratiche, nel senso dei poteri sovrani di popoli e Stati, scaturite da oltre due secoli di progresso umanistico e sociale in Europa». Oligarchie ben identificabili nei poteri “neomercantili” industriali in particolare di Francia e Germania, così come nell’industria della speculazione finanziaria degli “hedge funds” e dei “vulture funds” europei e statunitensi. Complici, naturalmente, le maggiori banche d’investimento internazionali, le agenzie di rating, le multinazionali dei servizi europee e statunitensi, nonché i cosiddetti “investitori”, che poi sono i nuovi “rentiers” che, manovrando denaro virtuale, speculano sulla privatizzazione dei servizi essenziali per i cittadini. Se siamo nei guai, loro ridono e incassano: anche grazie a chi ha spianato loro la strada delle istituzioni, privando lo Stato delle sue capacità di difesa.
Risultato: un «preordinato impoverimento di milioni di famiglie», secondo le politiche oligarchiche della “spirale della deflazione economica imposta”, meglio note ai cittadini come “politiche di austerità”. Manovre, riforme strutturali, rigore: politiche «denunciate ai massimi livelli dell’accademia e persino dalla massima stampa finanziaria come veri suicidi economici, le cui conseguenze sono inenarrabili sofferenze umane di disoccupazione, sottoccupazione, scardinamento sociale delle nazioni, deterioramento della salute, aumento del crimine, dei conflitti sociali, quindi deterioramento della democrazia costituzionale». I destini di milioni di esseri umani vengono così «artatamente e criminosamente consegnati a un futuro di servitù per l’esclusivo profitto di oligarchie predatrici, configurandosi ciò in un vero e proprio crimine sociale di proporzioni storiche». Dopo libri, inchieste e conferenze, Barnard si è rivolto direttamente ai carabinieri, assistito dall’avvocato cagliaritano Paola Musu: è possibile imitarlo, sottoscrivendo la stessa denuncia da consegnare in tre copie ai carabinieri: «Ora fatelo anche voi. Mettiamoci la faccia, basta chiacchiere».
(Sul sito di Paolo Barnard, il modulo con il testo della denuncia).

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