"burattini controllati"


 
Monti introduce nella manovra la Carta d'Identità Elettronica

Nel pacchetto sulle semplificazioni del Governo Monti dovrebbe esserci la Carta di Identità Elettronica (CIE). Se ne parla da tempo,  sono stati spesi 60 milioni di euro per la sperimentazione della CIE.

 

 

Uno dei punti centrali è il rilascio della carta d’identità elettronica da parte di ogni comune italiano. C’è allo studio un sistema per collegare in rete le informazioni di tutti cittadini, a portata di click di ogni pubblica amministrazione, sia centrale che locale.

Anche se di fatto la normativa sulla carta d’identità elettronica non è ancora stata attuata (doveva essere tutto a regime il 1 gennaio 2006), pare che qualcosa bolla in pentola: una delle novità del 2011 è stata sicuramente la modifica su CIE e carta d’identità intervenuta durante la primavera con l’art. 10 del d.l. 13 maggio 2011 n. 70 convertito con modifiche nella legge 12 luglio n. 106. Diamoci un occhiata…

Sulla carta d’identità cartacea l’Esecutivo ha modificato nel giro di ventiquattro ore (nel week-end elettorale), le competenze sul rilascio del documento per i minori di anni 15, passando di fatto le funzioni dell’intero procedimento ai comuni mentre in precedenza l’iter prevedeva l’avvio in comune per il completamento in Questura

In merito al documento cartaceo, che è ancora oggi il più utilizzato in tutta Italia, il comma 5 dell’art. 10 del già citato decreto n. 70 ha modificato l’art. 3 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931 n. 773 stabilendo che il sindaco è tenuto (quindi un obbligo per l’amministrazione e non per il cittadino, contrariamente alla CIE) al rilascio del documento alle persone residenti o dimoranti sulla base di un modello conforme stabilito dal Ministero dell’interno. 

L’attuale modello è stato adottato con d.m. 27 gennaio 1994. Per i minori di anni 3, la carta ha validità di 3 anni, per i minori di anni 18, 5 anni e per i maggiorenni, 10 anni. Per i minori di anni 14 l’espatrio è condizionato al viaggio con uno dei genitori o con chi ne fa le veci o con persone menzionate in specifica dichiarazione rilasciata dalla Questura o Consolato indicando le generalità della persona, dell’ente o della compagnia di trasporto a cui i minori medesimi sono affidati. La norma e la circolare ministeriale 26 maggio 2011, n. 15 non prevedono a tal riguardo di inserire le generalità dei genitori sulla carta del minore per cui si è suggerito di dotarsi altresì di un certificato che attesi il rapporto di parentela o di nascita con paternità e maternità qualora si voglia espatriare. Il minore sottoscriverà il documento qualora sia almeno 12enne.
Molti sono contenti per questa nuova carta che semplificherà tutte le procedure.

Questi chip minano la nostra privacy e non solo: sono stati inventati chip che possono comunicare dati, come posizione attuale, in tempo reale al sistema di controllo da cui sono gestiti. Inoltre tutti dovranno essere identificati e possedere tale carta, e questo ora è più facile perché basta fare uno scan per vedere se c'è un chip in tasca. 



Quando ci saremo abituati allora, per evitare che questa carta venga persa o rubata, verrà proposto di inserirà nel corpo, un biochip. Questo biochip avrà le stesse funzioni della carta se non di più: diranno che servirà anche a scopo medico per comunicare la nostra situazione di salute al centro medico: è quello che hanno fatto in USA, che a settembre faranno in UK, e che è stato proposto agli anziani in italia. 



Questo biochip sarà in grado anche di modificare la nostra attività mentale e le nostre emozioni. Ecco alla fine del gioco saremo tutti burattini controllati. E' stato fin troppo facile. Ma molte persone sanno queste cose, perchè la tecnologia c'è per fare tutto questo e anche altro, e quindi queste leggi non avranno vita facile. Per approfondire l'argomento http://dioni.altervista.org/Biochip.html

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