L'inganno!


L'UNIONE EUROPEA, NEMICA DEI POPOLI!

UE: Il grande inganno
L'Unione europea è stata voluta dai monopoli e dai loro Stati per creare uno strumento di sfruttamento capitalista a dimensione del continente e di conquista dei mercati di molti paesi. Essa ha avuto bisogno di campagne mediatiche e ideologiche miranti a influenzare in profondità i lavoratori attraverso la demagogia di massa degli "Euro-bugiardi" 
Ricordiamo Jacques Delors, in occasione del referendum sul Trattato di Maastricht, che prometteva "un periodo di prosperità". Quasi 20 anni dopo, la povertà, la disoccupazione, l'austerità salariale, le privatizzazioni (che dovevano "abbassare i prezzi"!), le preoccupazioni per il futuro, sono la sorte quotidiana di molti. 

I dirigenti della UE avevano promesso una "Europa democratica".
La realtà dimostra la menzogna. Ad ogni vittoria del NO in Francia, Paesi Bassi, Irlanda, la sovranità popolare è stata violata, facendo votare dei parlamenti nelle mani di conservatori e socialdemocratici venduti alla difesa di questo cartello imperialista.
Gli stessi dirigenti borghesi avevano sottolineato che grazie alla UE, la pace sarebbe stata salvaguardata in Europa. Si dimenticano la guerra contro la Jugoslavia, gli attacchi delle potenze imperialiste europee, tra cui la Francia, all'Afghanistan e alla Libia. "L'Euro ci ha risparmiato dalla crisi finanziaria", ha affermato Sarkozy. Eppure, uno spettro si aggira per tutta l'Europa: la minaccia di un crac e del fallimento del sistema bancario.
Gli incendiari capitalisti recitano la parte dei pompieri. L'attuale crisi, legata al rafforzamento incessante del debito pubblico (causato dagli aiuti al capitale e dal tasso di rimborso del debito), è il pretesto da parte del capitale finanziario, per operare una stretta senza precedenti con l'obiettivo di arricchire sempre più banche e monopoli, pauperizzando sistematicamente la maggior parte delle persone che lavorano.
La Grecia è il laboratorio di questa regressione di civiltà, condizionata dal profitto capitalistico, ma anche dalla rabbia e dalla resistenza popolare alla politica del capitale e l'UE.
Alcuni commentatori osano parlare de"l'aiuto della UE." Che vergogna! Il prestito UE alla Grecia ammonta a 78 miliardi, con un tasso di rimborso da 17 a 25%! "Il risparmio" di 28,4 miliardi di euro necessario per 5 anni porta a strangolare il popolo greco, per permettere alle banche di aumentare l'accumulazione di capitale, pena il crac.
Questa è la dura legge della giungla capitalista!
Attraverso le loro lotte, i loro scioperi generali, i lavoratori della Grecia, guidati dal KKE (Partito Comunista di Grecia) e dal PAME stanno combattendo una lotta di portata internazionale, non solo per difendere i diritti e le pretese dei greci, ma anche di tutta Europa!
Questa eroica lotta richiede la nostra solidarietà attiva di classe e l'unità dei comunisti in questa solidarietà!
Contro l'UE, contro il capitalismo!
L'esperienza dimostra che non si può difendere le rivendicazioni e la soddisfazione dei bisogni, senza battersi contro l'Europa dei monopoli.
Ovunque è legittimo il rifiuto dei lavoratori di pagare una crisi di cui non sono per nulla responsabili. Per questo, ovunque, dalla Francia alla Gran Bretagna, dalla Spagna al Portogallo, bisogna affrontare la politica e il dominio dei partiti reazionari e socialdemocratici, pilastri della dittatura del capitale e della UE.
Questa lunga lotta di classe non sarà vittoriosa senza la lotta ideologica e politica contro la sinistra riformista che, se critica alcune delle conseguenze del capitalismo e della politica europea (gli "eccessi", dice), non riesce a prevedere che soluzioni all'interno della stessa UE: la "Banca centrale europea" (BCE) trasformata da una bacchetta magica in "banca per l'occupazione e la crescita", nessun attacco alla proprietà capitalistica, slogan come "riorientamento della UE" atti a confortare questa sovrastruttura dei grandi gruppi e degli Stati capitalisti e apportano di fatto un sostegno sociale e popolare. Mentre la realtà mostra che la UE, coniugando e aumentando la forza delle classi capitaliste, è il nemico di tutti i popoli!
In questi tempi di scadenze elettorali, la URCF ricorda che chiunque "a sinistra" non denunci e non combatta il capitalismo e la UE, è un ausiliario dei partiti socialdemocratici.
Per tracciare una vera demarcazione di progresso, il grande esercito dei non sottomessi al Capitale e alla UE deve legare la lotta rivoluzionaria per l'uscita dalla UE con l'unica alternativa al capitalismo: il socialismo!

Fonte: www.urcf.net/IMG/pdf/joined_document-2.pdf 

Traduzione dal francese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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