Feria Augusti?




1- DIAVOLO DI UN CAINANO! LA PRESSIONE DELLA BCE È FORTISSIMA, FRAU MERKEL È SEMPRE LÌ CON I FUCILI PUNTATI E PRETENDE LACRIME E SANGUE, IL CORRIERE DEI POTERI FOTTUTI LO “COMMISSARIA” OGNI GIORNO, GOVERNO E PDL SONO SPOMPATISSIMI. CHE FARE? - 2- E QUI SBUCA IL SOLITO BERLUSCONI CHE NON SA GOVERNARE MA SOLO GIOCARE D’AZZARDO, RISCHIANDO IL TUTTO PER TUTTO: UN CONSIGLIO DEI MINISTRI A FERRAGOSTO, NEL GIORNO CLOU DELLE VACANZE ESTIVE E, CON L’AVALLO EUROPEO, RIBALTARE IL PAESE COME UN PEDALINO CON DECISIONI CHE FARANNO MALE AGLI ITALIANI, SOPRATTUTTO SE VERRÀ MESSA MANO A UNA REVISIONE HARD DELLE PENSIONI - 3- SE LA TEMPESTA SI PLACHERÀ E IL CONTRIBUTO DELL’ITALIA SARÀ FORTE, IL BANANA POTRÀ DIRE DI ESSERE IL SALVATORE DELLA PATRIA. E MAGARI PENSARE AL QUIRINALE… -


Amedeo La Mattina per "la Stampa"

Forse un Consiglio dei ministri a ferragosto, nel giorno clou delle vacanze estive, quando il Paese si ferma ma il governo invece lavora, dimostrando agli italiani che Berlusconi ce la sta mettendo tutta per salvare l'Italia dal baratro. E che tutti devono fare sacrifici per non mandare la nostra economia a fondo. Un appuntamento e una data simbolica per far capire che il momento è drammatico. L'idea di un Cdm il 15 agosto sta circolando con insistenza tra i ministri, ma la convocazione non è stata ancora decisa.


L'unica cosa certa, per il momento, è che le misure richieste dalla Bce non verranno prese questa settimana visto che domani c'è l'incontro con le parti sociali e giovedì Tremonti dovrà parlare alle commissione parlamentari. Poi bisognerà mettere tutto nero su bianco e prendere delle decisioni che faranno male agli italiani, soprattutto se verrà messa mano alle pensioni. E su questo punto, quelle di un incisivo intervento sul sistema previdenziale, non c'è un'unità di intenti.

Bossi lo ha detto chiaro e tondo a Tremonti nell'incontro di Gemonio: è logico che qualcosa si dovrà fare su questo terreno, ma non si può usare la scure, non si può innalzare l'età pensionabile per le donne, ritardare eccessivamente gli assegni di anzianità.

Insomma bisogna salvaguardare la pace sociale, trovare un'intesa con le parti sociali, altrimenti in autunno potremmo ritrovarci nelle piazze rivolte tipo quelli londinesi di questi giorni. Così ragiona il leader della Lega che non nega l'emergenza. Anche sulle liberalizzazioni è meglio andarci piano. C'è tanto da sforbiciare, ma è meglio evitare il massacro sociale.


Non la pensano in questo modo altri ministri come Sacconi e Brunetta. Nemmeno Tremonti. E lo stesso Berlusconi non sembra avere altre chance. La scure del rigore, a cominciare da una incisiva riforma delle pensione, non è più rinviabile. «Se non ora quando», dice il presidente del Consiglio. Il quale ieri ha sentito al telefono Mario Draghi, futuro governatore della Banca centrale europea.

La valutazione comune è che l'andamento dello spread tra Btp italiani e Bund tedeschi è andato benino. Mentre il fuoco dei mercati sta bruciando ancora e nessuno è al riparo. Per questo il governatore ha insistito perché il governo italiano adotti presto tutte quelle misure che sono state indicate nella lettera che Palazzo Chigi ha ricevuto a firma di Trichet e dello stesso Draghi. Non c'è tempo da perdere. La pressione su Berlusconi è fortissima, nonostante la Bce abbia cominciato a comprare titoli di Stato italiani. La Germania è sempre lì con i fucili puntati, chiede lacrime e sangue all'Italia.


Berlusconi è sollevato che lo spread si sia raffreddato e fa notare ai suoi interlocutori che la borsa italiana è andata meno peggio delle altre. Per non parlare del tonfo di Wall Street dopo il discorso di Obama con il quale ieri ha parlato al telefono. «E' come l'11 settembre. Voglio vedere se Bersani e Di Pietro continueranno a dire che il problema è Berlusconi...». Una magra consolazione, ma per il Cavaliere è già qualcosa.

Ora tuttavia deve fare i conti con Bossi. Possibile un vertice a Roma mercoledì quando il premier sarà a Roma ma non presiederà il tavolo con le parti sociali e i sindacati che non vogliono toccare le pensioni. E di caricare il peso del rigore solo sui lavoratori non ne vogliono sapere. «Certe cose se non si fanno ora non si potranno fare più fare», è il ragionamento di quei ministri che non vogliono andare per il sottile.

Lo stesso premier ripete «se non ora quando», pensando di mettere tutti con le spalle al muro, di scaricare tutto sul fatto che il rigore ci viene chiesto dall'Europa. «Noi non possiamo fare da soli. Non si tratta di essere commissariati, anzi il nostro comportamento è in linea con la nuova governance politica che sta nascendo in Europa sull'onda dell'emergenza. Siamo noi i veri europeisti».

L'accusa è rivolta al Pd di Bersani che secondo il ministro Frattini dovrebbero andare a lezione di europeismo dal capo dello Stato. Diverso invece l'atteggiamento di Casini disponibile a sostenere le misure di rigore. Tutta l'opposizione verrà consultata per dare il segno di una responsabilità corale e nazionale. E si vedrà, dicono a Palazzo Chigi, chi ha a cuore gli interessi del Paese.

In questa partita il Cavaliere si gioca tutto e anche la convocazione del Cdm per il 15 agosto (se l'idea che circola passerà) ha il forte sapere della propaganda di un governo che si rimbocca le maniche pure in un giorno come quello. Ma il premier vuole intestarsi questa partita ad altissimo rischio. Se la tempesta si placherà e il contributo dell'Italia sarà forte, potrà dire di essere il salvatore della Patria. E magari pensare al Quirinale.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-diavolo-di-un-cainano-la-pressione-della-bce-fortissima-frau-merkel-sempre-l-28595.htm

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