colletta

"il manifesto" o "Il Popolo d'Italia"?

Giuliana Sgrena

Il mondo è un posto pericoloso, non per coloro che fanno il male, ma a causa di coloro che guardano e non fanno nulla. (Albert Einstein)

Alcune spiegazioni di un crimine non sono spiegazioni: sono parte del crimine. (Olavo de Carvalho).

Ogni guerra quando arriva, o prima che arrivi, viene rappresentata non come una guerra, ma come l'autodifesa da un maniaco omicida. (George Orwell)

Il "manifesto", giornale che scherzosamente si definisce "comunista", già ci aveva deliziato con l'appello della veneranda maestra Rossanda, ragazza del secolo scorso, ma anche di due secoli fa, davvero male invecchiata, ad allestire brigate internazionali del tipo Spagna per combattere a fianco dei mercenari tagliagole Nato di Bengasi contro il dittatore (anche cane pazzo) Gheddafi. E se questi continua ad essere amato e supportato dal 90% del suo popolo (che, non stupido, si guarda attorno e vede come stanno i fratelli arabi e africani finiti sotto gli zoccoli dei cavalieri dell'apocalisse USraeliani+UE), vuol dire che quel popolo se le merita tutte le bombe all'uranio che le euro-usa-democrazie gli stanno lanciando in testa.


Una kermesse del "manifesto", che non ha nulla da invidiare all'oscenità sionista inflitta dal vendolista Pisapia a Piazza del Duomo, è in corso a Roma, al Centro di studi AMERICANI (appunto), intitolata "L'Europa e le primavere arabe". Per gli onanisti del "manifesto", si sa, bastano un paio di cappannelli, magari col compasso al collo, per gongolare sul "risveglio delle masse". E così, seguendo alla lettera le istruzioni degli uffici PR Nato, Mossad e Cia, in queste primavere il manifesto butta tutto e il contrario di tutto, onde fare quella confusione tra primavere fiorite e inverni nucleari, che ben mimetizzano l'avanzata stragista della globalizzazione imperialista. Rimesta disinvolto, il manifesto, qui capeggiato da soggettone islamofobiche della lobby, come la ginocrate Ida Dominjanni, la sionista ultrà Annunziata, e l'inaccettabile Giuliana Sgrena, nel pentolone dove fa bollire una sostanza tossica che mette insieme le masse di Bahrein, Yemen, Egitto, Tunisia, Giordania, Marocco, Arabia Saudita, inermi e incazzate contro i satrapi dell'imperialismo globalizzante e affamante, e il mercenariato armato e foraggiato e guidato dalla Nato, organismo creato per la riconquista delle colonie perdute nel '900, mandato a eliminare governi fuori dal coro geopolitico, geostrategico, liberomercatista, multinazionale, wallstreetiano. Il "manifesto" come "Il popolo d'Italia" al tempo del macellaio Graziani. Peccato che ci caschi gente come Samir Amin e Mohamed Hassan.

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Aggiungo un comunicato che mi arriva da Tripoli, con l'auspicio che qualche avvocato perbene se ne occupi. Sono finiti sotto inchiesta, incostituzionalmente e vergognosamente, anche gli studenti libici che hanno manifestato contro gli stragisti Nato e la loro mmarmaglia bengasiana a Perugia.

Buongiorno a tutti,

come ben sapete qui in Libia ci sono i Pro Gheddafi  (bandiera verde) e i Contro Gheddafi (bandiera nera). Ormai sono due partiti politici ben definiti  e come tali devono essere considerati entrambi, con i loro pregi e difetti.

Bene, dovete sapere che un ragazzo Pro Gheddafi che vive in Italia e' stato arrestato in quanto era molto arrabbiato del cambiamento della bandiera all'Ambasciata libica a Roma e voleva faer una manifestazione davanti all'Ambasciata.
Fatto sta che nemmeno ha organizzato la manifestazione che appena arrivato a Roma da Milano, e' stato arrestato, secondo me perche' il suo telefono e' sotto controllo.
Sembra sia stato accusato di voler mettere una bomba all'Ambasciata!  Ma quando mai!
Io lo conosco, e' venuto con me una volta alla Conferenza Stampa di Milano organizzata da Paolo Sensini e mi sembra una ragazzo a modo, con le proprie idee politiche assolutament non pericolose ma legittime.
E' in prigione a Roma da una settimana (io l'ho saputo solo ora!) , potete dargli una mano in qualche modo, magari mettendo a conoscenza i media di questa cosa?

IL Suo nome e':

ADEL  SALEM   ABDULHADI
NATO IL 1977 A TRIPOLI - LIBIA.

Noi cercheremo di trovare dei soldi e trovargli un avvocato!



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